Il meteo quest’anno smentisce la teoria, sono previsti maltempo ma temperature primaverili fino a mercoledì
Il 29, 30 e 31 gennaio sono conosciuti come i cosiddetti “Giorni della Merla”, ovvero i più freddi dell’anno.
L’origine di questa espressione è legata a varie leggende, quella più nota racconta di una merla dal piumaggio bianco che si dice sia diventata nera dopo essersi rifugiata con i suoi piccoli all’interno di un camino per proteggersi dal freddo pungente di questo mese. Per questo, da allora, tutti merli avrebbero le piume di questo colore.
Si dice anche che in passato, durante questi giorni dalle gelide temperature, si traghettassero blocchi di pietra o “merle” per costruzioni attraverso fiumi ghiacciati.
Secondo un’altra narrazione vi sarebbe invece attribuito un ruolo mitologico: la merla sarebbe stata inviata dalla dea minore degli Inferi e regina dell’oltretomba Persefone per annunciare alla madre Demetra il suo ritorno dal regno dell’Ade (il regno delle anime nella mitologia greca, nrd), simbolo dell’arrivo della primavera.
Per la tradizione popolare poi, la fine del mese di gennaio oltre a segnare il picco dell’inverno sarebbe anche rivelatrice di come sarà la primavera.
La fine di gennaio con maltempo, però temperature in aumento
Tuttavia in un’epoca in cui il cambiamento climatico sta ormai ridefinendo le stagioni, anche per i Giorni della Merla, almeno quest’anno, non si può parlare di quelli più freddi dell’anno.
Al contrario, potrebbero risultare i più caldi della serie. I meteorologi de iLMeteo.it prevedono per le prossime ore l’arrivo di un’intensa fase di maltempo, soprattutto al Nord, ma con il termometro che tenderà a salire anche al Settentrione.
In particolare nella giornata di martedì 28 le temperature cresceranno sensibilmente su gran parte dell’Italia. Basti pensare che se sulle Isole Maggiori si registreranno 22° C diffusi, sul resto del Sud, al Centro e perfino sull’Emilia Romagna e il Veneto si toccheranno i 17-18° C. Valori eccezionali per il mese di inizio dell’anno.
La neve sarà copiosa su tutte le Alpi mediamente sopra i 1.200-1.300 metri con accumuli significativi sopra i 1.500-1.600 metri. La perturbazione atlantica in arrivo porterà precipitazioni a tratti abbondanti o sotto forma di nubifragio sulla Liguria, i settori alpini della Lombardia e il Friuli Venezia Giulia.
I venti meridionali scaldano i Giorni della Merla
Come spiega l’esperto de iLMeteo.it Antonio Sanò, la perturbazione sarà sospinta da venti meridionali e sono proprio questi, assieme a un graduale miglioramento del tempo, a favorire un incremento termico. Successivamente la pressione rimarrà piuttosto bassa, infatti una circolazione depressionaria a ovest dell’Italia continuerà a mantenere un tempo instabile.
Mercoledì alcune piogge bagneranno Sicilia e Calabria mentre giovedì e venerdì sarà la volta di Piemonte, Val d’Aosta e Liguria con neve diffusa sulle Alpi anche a 7-800 metri. Nel corso del fine settimana inoltre l’alta pressione farà i suoi primi tentativi di giungere in Italia.
Le statistiche scientifiche sul meteo smentiscono la leggenda
Se la pioggia dominerà tutta la settimana, sono d’altra parte le rilevazioni scientifiche a confermare che i Giorni della Merla non sono così rigidi come un tempo. Guardando ai dati del Centro Geofisico Prealpino dal 1967 al 2020 emerge come il 29, 30 e 31 gennaio siano più caldi 0,7 gradi rispetto alla media mensile.
Anni particolarmente rigidi, il 1987, 1998 e 2005 hanno rappresentato un’eccezione. Durante questi giorni infatti la temperatura media è di 3,6 gradi con massime intorno ai 7,3° C. le statistiche scientifiche indicano inoltre che, dopo il 10 gennaio, le temperature iniziano gradualmente a salire.
Silvia Bolognini