La superficie dell’area interessata comprenderà anche i centri abitati più popolosi e i distretti turistici e economici maggiormente attivi
Già ci sono i recenti riconoscimenti per le Colline del Prosecco, la biosfera del Monte Grappa, le perle di vetro di Murano.
Ora anche i Colli Euganei hanno ufficialmente intrapreso il percorso di candidatura a Riserva della Biosfera Mab Unesco con la presentazione del Documento di indirizzo al piano di azione che porterà alla definitiva stesura del dossier, che sarà pubblicamente presentato il prossimo settembre.
Il Veneto è una delle regioni che vantano il maggior numero di siti riconosciuti Patrimonio dell’Umanità assieme a patrimoni immateriali e veri e propri tesori naturalistici degni di questo titolo.
La candidatura
Il territorio dei Colli Euganei entra dunque nel vivo del percorso verso la candidatura a Riserva della Biosfera con il coordinamento del Parco Regionale.
«La Regione è pronta a sostenere questi progetti – ha sottolineato il presidente Luca Zaia – perché sono strategici per la crescita del Veneto. Bene quindi l’importante documento propedeutico alla candidatura, un passo significativo in un importante percorso che parte anche dalla consapevolezza che questi Colli hanno caratteristiche davvero uniche».
Il territorio candidato a diventare la nuova Riserva della Biosfera, nell’ipotesi attualmente in via di approfondimento, sarà costituito dall’intera superficie dei 15 comuni al cui interno ricadono i confini del Parco Regionale dei Colli Euganei, per un totale di circa 11.500 abitanti e una superficie pari a 34.090 ettari: Abano Terme, Arquà Petrarca, Baone, Battaglia Terme, Cervarese Santa Croce, Cinto Euganeo, Este, Galzignano, Lozzo Atestino, Monselice, Montegrotto Terme, Rovolon, Teolo, Torreglia, Vo’.
Due le aree di tutela ambientale che saranno interamente contenute nel perimetro della riserva, il Parco regionale dei Colli Euganei e l’Area Colli Euganei-Monte Lozzo-Monte Ricco, mentre nell’area interessata dalla candidatura sono presenti 8 habitat di interesse comunitario.
Il Documento di Indirizzo nel percorso per diventare Riserva della Biosfera
Negli ultimi anni sono state intraprese le attività preliminari per aderire al programma Mab (“Man and Biosphere – L’uomo e la Biosfera”). Si tratta di un’iniziativa intergovernativa del settore Scienze dell’Unesco, nata nel 1971 con il principale obiettivo di promuovere l’idea che sviluppo socio economico e conservazione degli ecosistemi siano compatibili. In altri termini, “sviluppo sostenibile“: la connessione tra uomo e natura per un futuro positivo da entrambe le parti.
Il Documento di indirizzo appena presentato a Monselice (PD) è diviso in 3 parti, conservazione, sviluppo e logistica, ciascuna delle quali guarda a 5 obiettivi.
Conservazione, Sviluppo e Logistica
Per la conservazione sono biodiversità, architettura di pregio, paesaggio e resilienza climatica.
Lo sviluppo punterà su agro-ecologia, turismo, transizione ecologica, produzioni tipiche e di qualità, mentre la cultura su feste e identità locali e tradizioni.
Quanto alla logistica, sarà necessario rafforzare la governace a livello unitario, monitorare biodiversità e fattori sociali e demografici, educare alla sostenibilità, valorizzare la progettualità e stimolare la partecipazione delle comunità locali.
Fascino paesaggistico e borghi storici
I Colli Euganei sono un comprensorio montuoso costituito da circa un centinaio di rilievi la cui altezza non supera mai i 600 metri.
La caratteristica del territorio, con la sua quasi perfetta geometria, risultato di fenomeni vulcanici risalenti a oltre 40 milioni di anni fa, ha reso possibile la formazione di una straordinaria biodiversità botanica e faunistica.
Un ricco patrimonio che a partire dal 1989 si è deciso di salvaguardare con l’istituzione del primo Parco Regionale del Veneto.
Al fascino paesaggistico si aggiungono pittoreschi borghi storici quali Arquà Petrarca, Monselice, Este, Montagnana.
In settembre la presentazione del Dossier di candidatura
Nel prosieguo verso la candidatura, attualmente il focus è sullo sviluppo del percorso di animazione territoriale e la redazione del Dossier di candidatura che dovrebbe essere inviato il prossimo settembre al Comitato Tecnico Nazionale Mab al Ministero.
L’esito della candidatura da parte di Unesco si avrà nel mese di giugno 2024.
Le riserve di Biosfera nel mondo sono attualmente 738. Di queste, 20 si trovano in Italia e 2 in Veneto: il Delta del Po e il Monte Grappa.
Proprio in Veneto, a Cison di Valmarino (TV), è in corso fino a oggi, 1° giugno 2023, la prima edizione della Borsa Internazionale Siti Patrimonio Mondiale nel suggestivo castello di Castelbrando. Un’occasione di promozione dell’offerta turistica intesa come territorio, strutture ricettive, cultura di tale aree che vede come destinazioni i siti Patrimonio Mondiale italiani e stranieri ma anche un momento di confronto e approfondimento sui temi Unesco a livello internazionale.
Silvia Bolognini