La prima guerra mondiale era appena finita. Il 17 marzo 1919, il re Vittorio Emanuele III di Savoia decretò che “Il Reggimento Marina assumesse la denominazione di Reggimento San Marco”. Da allora è passato un secolo.
Il Reggimento divenne Battaglione (nel 1965), poi di nuovo Reggimento e oggi Brigata. Quello che è rimasto è il nome, San Marco.
Il patrono di Venezia. E proprio a Venezia, con il supporto del Comune, la Marina Militare ha deciso di organizzare le manifestazioni per il centenario.
LE CELEBRAZIONI
Da martedì, due navi della Marina italiana sono ormeggiate in Laguna. La Nave San Marco in Riva dei Sette Martiri, la Nave Aretusa all’interno dell’Arsenale. Entrambe sono aperte alle visite: ultima opportunità, domenica 31 marzo, dalle 15 alle 20.
A Venezia è arrivata anche la Banda Musicale della Marina Militare, con esibizione in piazza San Marco venerdì alle 17.
Per l’occasione, il Museo Storico Navale di Venezia ospita, fino a sabato 30, una mostra storica di cimeli del Reggimento San Marco. Il momento clou delle celebrazioni è stato però fissato per sabato 30 marzo, alle 10.30, in Piazza San Marco.
Qui si terrà infatti la cerimonia solenne del centesimo anniversario del conferimento del nome “San Marco” alla Fanteria di Marina.
LA BRIGATA SAN MARCO OGGI
Alla Brigata Marina San Marco (BMSM) sono attualmente affidate specifiche funzioni militari. La BMSM ha compiti di protezione di forza dal mare, di supporto alle navi nelle operazioni di interdizione marittima e antipirateria e di difesa alle installazioni sensibili nazionali. La Forza da Sbarco costituisce la componente anfibia delle Forze Armate Italiane, insieme alle tre navi anfibie “San Marco”, “San Giorgio” e “San Giusto”.
Grazie alle sue caratteristiche, può essere schierata in tempi ridotti e viene così utilizzata per importanti missioni. Sia sul territorio nazionale, che in ambito internazionale, in ogni parte del mondo.
