Inventore della radio, premio Nobel per la fisica e molto altro: ricco il programma di celebrazioni per l’anniversario della nascita dello scienziato bolognese
“Il più grande merito di mio padre? Riuscire a salvare tante vite per mare con la comunicazione senza fili”.
Con queste parole, rilasciate all’agenzia Ansa, la ormai 94 enne Elettra Marconi ha salutato con favore le celebrazioni che l’Italia ha riservato al suo illustre genitore Guglielmo, uno dei più grandi scienziati della storia del nostro Paese, in occasione dei 150 anni dalla nascita, avvenuta a Bologna il 25 aprile 1874.
Omaggi, tra cui un francobollo commemorativo, una conferenza internazionale con il premio Nobel per la fisica Anne L’Hullier e il direttore della Nasa Mark Clampin, così come la programmazione speciale della Rai (con una miniserie in onda il 20 e 21 maggio e una mostra aperta fino al 13 febbraio 2025 nella sede di via Asiago) che vanno ad aggiungersi ai molti riservati a Marconi nell’arco degli anni.
Tanti i riconoscimenti negli anni nel mondo
Già nel 1938, per esempio, gli erano stati dedicati 3 valori bollati o, guardando a monete e banconote, vanno ricordate le 100 lire del 1974, nel centenario della nascita, le 2 mila lire con corso legale del 1990, fino alla moneta commemorativa da 5 euro di quest’anno. E, ancora, l’intitolazione dell’aeroporto internazionale di Bologna e di un asteroide, dell’Università degli studi di Roma e della Scuola d’Italia istituita a Manhattan nel 1977, unica scuola bilingue nel Nord America.
Usa che gli hanno dedicato numerose targhe commemorative, mentre in Italia sono numerose le vie e le scuole che portano il nome di Marconi, così come il museo inaugurato nel 2009 ad Ancona. A proposito di musei, il Governo ha stanziato 4 milioni per realizzarne uno a Villa Aldini, a Bologna.
Con 200 mila euro per lavori urgenti e altri 3 milioni per restauro e valorizzazione si ristrutturerà Villa Griffone, a Pontecchio Marconi, frazione del comune di Sasso Marconi, i cui nomi furono modificati nel 1938.
La scoperta della vita fatta appena ventunenne, da autodidatta
Perché se, nei suoi 63 anni di vita Marconi fu tra l’altro anche senatore e imprenditore, la sua fama si lega soprattutto all’esperimento che, appena 21 enne, effettuò in questa villa sull’Appennino bolognese, tra la fine dell’estate e l’autunno del 1895.
L’allora giovanissimo Marconi fu il primo, con il “telegrafo senza fili” da lui creato, a riuscire a trasmettere un segnale superando un ostacolo fisico: la collina che vi stava di fronte.
Al fratello posizionato dall’altra parte, a circa 2 km di distanza, arrivarono nitidamente i segnali Morse inviati da Guglielmo, che ne ebbe conferma, racconta la storia, dal colpo di fucile che udì sparare in aria.
La prima trasmissione di un segnale Morse su onde radio ebbe successo.
Dal telegrafo alle moderne telecomunicazioni
La scoperta permise di sviluppare una serie di comunicazioni a distanza (lo stesso Marconi, il 12 dicembre 1901, riuscì ad effettuare la prima trasmissione transatlantica) e ancor oggi è alla base di un media come la radio, ma anche delle tecnologie wireless.
Il Nobel all’età di 35 anni
Non a caso, fu proprio grazie a questo risultato, raggiunto da autodidatta, che a Marconi fu assegnato il premio Nobel per la Fisica nel 1909.
Dopo 14 anni: Marconi si era nel frattempo trasferito nel Regno Unito insieme alla madre, irlandese di nascita, dove aveva ottenuto i brevetti delle sue invenzioni e avviato la sua attività imprenditoriale.
Una vita intensa, arricchita anche da 16 lauree honoris causa, 25 onorificenze di alto rango e 13 cittadinanze onorarie, che si spense a Roma, alle 3.45 del mattino del 20 luglio 1937 a causa di una crisi cardiaca.
