Dal 15 ottobre scuola e altri comparti lavorativi pubblici e privati potrebbero dare il via a uno sciopero a oltranza contro l’esibizione della certificazione verde per lavorare.
Un’agitazione che investe tutti i settori rischiando di paralizzare in particolare quello scolastico e che ha come data di inizio proprio il giorno in cui entra in vigore il Green Pass obbligatorio per tutti i lavoratori.
La commissione di Garanzia ha chiesto la revoca dello sciopero in quanto si tratterebbe di uno stop che in questo momento il Paese non può permettersi, considerato il momento di rilancio, grazie alla campagna di vaccinazione che sta ottenendo risultati anche superiore a quelli auspicati.
In una nota la Commissione precisa inoltre che trattandosi di uno sciopero che comprende una pluralità di settori, lo stesso è soggetto alle disposizioni in materia di limiti di durata previsti dalle singole discipline di settore, nonché a quelle in materia di divieto di concomitanza tra astensioni riguardanti servizi alternativi. Per questo, sarebbe non conforme.
In risposta alla Commissione la F.I.S.I (Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali) che ha indetto l’agitazione non è per il momento decisa a fermarsi e ha confermato lo sciopero dal 15 ottobre e fino al 20.
Al momento comunque non sono stati rilevati appoggi da parte di altre sigle sindacali nazionali di un certo rilievo.
Le accuse della F.I.S.I. nei confronti del Governo sono di impedire al personale dipendente non vaccinato di poter lavorare e di discriminarlo nei confronti di coloro che hanno provveduto alla vaccinazione. Con la sospensione del lavoro in caso di mancata esibizione del Green Pass, secondo l’Associazione si impedisce al personale dipendente non vaccinato il diritto a una retribuzione sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’’esistenza libera e dignitosa.
Società +
Dal 15 ottobre possibile sciopero di cinque giorni
13 Ottobre 2021