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Green Pass: ecco come funzionerà dal 6 agosto

Green Pass: ecco come funzionerà dal 6 agosto

Il Governo ha deciso di concedere ancora 2 settimane, per consentire a tutti di adeguarsi alle nuove disposizioni e agli ultimi indecisi di vaccinarsi. Con l’approvazione del Consiglio dei Ministri al nuovo decreto Covid, arrivata nella serata di giovedì 22 luglio, sono però adesso già nero su bianco le modalità su come il Green Pass entrerà nella quotidianità di tutti gli Italiani a partire dal prossimo 6 agosto.

Quando servirà il Green Pass

La necessità di essere in possesso del documento che comprova l’avvenuta vaccinazione (anche con una sola dose di siero), la guarigione dal Covid o l’effettuazione di un tampone negativo nelle 48 ore precedenti si estenderà dalle ipotesi già in vigore (residenze per anziani e feste di matrimonio) a un’ampia serie di casistiche. Norme che, in caso di mancato rispetto, prevedono una sanzione pecuniaria tra i 400 e i 1000 euro, sia per l’utente che per l’esercente, che rischia anche una chiusura da 1 a 10 giorni in caso di violazione ripetuta.

Il Green Pass sarà richiesto per effettuare consumazioni al tavolo in ristoranti e altri esercizi di ristorazione al chiuso, per accedere a spettacoli, eventi e competizioni sportive, per frequentare musei, mostre e altri luoghi della cultura. Ancora, sarà condizione imprescindibile per praticare sport o frequentare piscine e palestre al chiuso, per partecipare a sagre, fiere, convegni e congressi, per entrare in centri termali, parchi tematici, sale gioco e centri culturali al chiuso, oltre che per partecipare a concorsi pubblici. In caso di contatti stretti accertati con positivi, inoltre, il periodo di quarantena per i possessori del Green Pass sarà ridotto.

Quando il Green Pass non serve

Il documento verde non è richiesto a chi ha meno di 12 anni e a chi è in possesso di idonea certificazione medica. Tra i luoghi pubblici che conservano il libero accesso rimangono i bar, i ristoranti e le piscine all’aperto le farmacie, i supermercati e i negozi. Completamente diverso il discorso per le discoteche. Nonostante l’approvazione da parte del Cts del protocollo per l’apertura al 50% con Green Pass, il Governo ha deciso di prorogarne la chiusura, annunciando solo la costituzione di uno speciale fondo ristori.

Al momento, il Governo non ha nemmeno previsto la necessità di essere in possesso del Green Pass per accedere ai trasporti pubblici, nemmeno se a lunga percorrenza. Né è stata presa una decisione in merito relativamente al personale docente e non della scuola o ai lavoratori dipendenti (tranne quelli dei locali di ristorazione, che devono avere il certificato). In merito, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha però annunciato una nuova riunione della cabina di regia, probabilmente già la prossima settimana.

Le motivazioni del premier

Nell’illustrare il provvedimento il premier ha sottolineato che «il Green Pass non è un arbitrio: è una condizione per tenere aperte le attività economiche. La variante Delta è minacciosa: perché per l’Italia continui a essere un momento favorevole, occorre agire. La campagna vaccinale ha permesso all’economia di riprendersi. Invito quindi tutti gli Italiani a vaccinarsi e a farlo subito, per proteggere se stessi e le proprie famiglie. Senza vaccinazione si deve di nuovo chiudere tutto».

«Con il Green Pass – ha aggiunto Draghi – gli Italiani possono continuare a esercitare le proprie attività e divertirsi con la garanzia di trovarsi con persone che non sono contagiose. È una misura che dà serenità, non la toglie». Nel corso della conferenza stampa è stato inoltre annunciato che, d’intesa con il ministro della Salute, il Commissario straordinario definirà un protocollo con le farmacie e le altre strutture sanitarie per assicurare fino al prossimo 30 settembre la possibilità di effettuare tamponi antigenici rapidi a prezzi contenuti.

Come si ottiene e quanto dura il Green Pass

All’inizio di giovedì 22 luglio, ha ricordato il ministro della Salute, Roberto Speranza, erano già stati scaricati dagli Italiani 40 milioni di certificati. È direttamente la piattaforma nazionale a generare il Green Pass legato alla vaccinazione, dopo 12 giorni dalla prima somministrazione, con validità dal 15° giorno. Dopo la seconda dose, il certificato è rilasciato entro un periodo tra 24 e 48 ore ed è valido per 9 mesi. Il pass ottenuto con un test negativo ha invece durata di 48 ore e quello per guarigione di 6 mesi.

Il certificato può essere scaricato dopo aver inserito sul sito dgc.gov.it o sulla app Immuni il codice authcode inviato via sms o mail e il numero della tessera sanitaria. Il Green Pass è disponibile anche sul fascicolo sanitario elettronico regionale o sulla app IO. Il decreto stabilisce infine che possono essere utilizzate anche le certificazioni rilasciate in formato cartaceo.

Stato d’emergenza e nuovi parametri per le Regioni

Oltre a prevedere le norme relative al Green Pass, il decreto proroga lo stato d’emergenza, che sarebbe scaduto il 31 luglio, fino al 31 dicembre 2021. E modifica i parametri per l’attribuzione alle diverse fasce colorate. Dopo l’Rt e l’incidenza dei contagi, sulla base degli accordi raggiunti con le Regioni adesso il parametro prevalente sarà quello del tasso di ospedalizzazione.

Le nuove soglie prevedono il passaggio in fascia gialla in caso di incidenza superiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti e un tasso di occupazione oltre il 15% in area medica e oltre il 10% in terapia intensiva. La fascia arancione scatta con incidenza superiore a 150 e occupazione al 20% in rianimazione e al 30% nei reparti. Dato che sale rispettivamente al 30% e al 40% per far scattare la zona rossa.

 

Alberto Minazzi

 

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