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Coronavirus. Via libera del Governo alla biosorveglianza. Benefici economici per i ricercatori

Coronavirus. Via libera del Governo alla biosorveglianza. Benefici economici per i ricercatori
Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto

La piattaforma informatica regionale veneta per il monitoraggio dell’emergenza-Covid, con la relativa app, e i benefici economici a professori e ricercatori universitari per le attività di contrasto alla pandemia hanno il via libera del Governo.
Il Consiglio dei Ministri ha infatti deliberato, dopo averle esaminate, di non impugnare le due leggi regionali promulgate lo scorso novembre dalla Giunta veneta.

La piattaforma che si affianca a chi è in isolamento fiduciario

La prima legge prevede le “Norme per la istituzione, implementazione e gestione di una piattaforma informatica regionale per il monitoraggio dell’emergenza epidemiologica da SARS-COV-2”.
Lo strumento informatico ha due finalità. La prima è la tutela della salute sei soggetti positivi al Covid-19. La seconda è la sorveglianza dei soggetti posti in isolamento fiduciario o in quarantena. Sulla piattaforma, il Servizio sanitario regionale, in collaborazione con medici di base e del Sisp, raccoglie infatti i dati relativi ai soggetti contagiati o con sintomatologia sospetta. Le informazioni sono fornite al sistema esclusivamente con il consenso dell’assistito.

Telemedicina in azione con un’app

Ferma restando in ogni caso l’assicurazione del rispetto del principio di parità di trattamento, grazie al collegamento ad una specifica app la piattaforma informatica rende possibili alcune specifiche funzionalità di biosorveglianza sanitaria. Nello specifico, si va dalla presa in carico precoce all’eventuale adozione di misure di assistenza sanitaria in favore degli stessi soggetti. L’applicazione va scaricata volontariamente dai soggetti interessati ed esclude in ogni caso la geolocalizzazione dei singoli utenti. L’utilizzo dell’applicazione e della piattaforma, nonché ogni trattamento di dati personali, si interromperanno alla cessazione delle esigenze di protezione e prevenzione sanitaria legate alla pandemia.

I benefici per professori e ricercatori

La seconda legge è quella con cui la Regione Veneto riconosce ad alcuni soggetti del mondo universitario benefici economici per l’attività di contrasto all’emergenza epidemiologica svolta.
Si tratta dei professori e dei ricercatori universitari direttamente impiegati in queste attività nelle aziende e negli enti del Servizio sanitario regionale. Il beneficio economico è pari a quello riconosciuto dalla Regione al personale della dirigenza medica e sanitaria dipendente del Servizio sanitario nazionale.

Tra loro rientrano anche i medici specializzandi iscritti all’ultimo e penultimo anno di corso delle scuole di specializzazione delle Università degli Studi di Padova e Verona, ad eccezione di quelli assunti in forma straordinaria, per contribuire a garantire l’erogazione delle prestazioni di assistenza sanitaria, sulla base della legge 27 del 24 aprile 2020. La norma finanziaria contenuta nella legge regionale prevede lo stanziamento di quasi 560 mila euro complessivi per professori e ricercatori e 784 mila euro per gli specializzandi.

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