Entro un paio di mesi sono molte le decisioni importanti da prendere, dall’emergenza energetica fino alla Legge di bilancio
Non ci sono dubbi che il nuovo Esecutivo dovrà rimboccarsi le maniche da subito.
Gli impegni del Governo che si formerà a seguito dei risultati elettorali prevedono diverse scottanti questioni: sia a livello economico, sia in politica estera.
Sul piatto della bilancia diverse corpose questioni da prendere in carico. Si va dalle scadenze del Pnrr alla guerra in Ucraina, dall’emergenza energetica fino alla prossima Legge di bilancio.
La proclamazione degli eletti, quando il nuovo Governo
A elezioni concluse, dopo qualche giorno si procede alla proclamazione degli eletti da parte degli uffici elettorali presso le Corti d’appello. Servirà però ancora qualche settimana per arrivare alla formazione del nuovo Esecutivo, che potrebbe veder diventare Giorgia Meloni, uscita vincitrice con Fratelli d’Italia e la coalizione di centrodestra, la prima premier donna nella storia italiana.
La prima riunione dei nuovi deputati e senatori è fissata per il 13 ottobre. In questa occasione si proclamano gli eletti e si procede all’elezione dei presidenti di Camera e Senato.
Successivamente, potrebbe succedere già il 17-18 ottobre, il Presidente della Repubblica di prassi convoca le consultazioni a partire dagli ex presidenti della Repubblica, poi i due presidenti eletti e i rappresentanti dei partiti presenti in Parlamento.
Se il risultato è chiaro le consultazioni si concludono con l’incarico a un presidente del Consiglio entro poche ore dalla conclusione. In caso contrario vi saranno ulteriori consultazioni.
Entro due mesi realizzare oltre il 50% delle scadenze, in primis la legge di bilancio
Il premier uscente sarà impegnato fino all’ultimo su tutti i dossier ancora aperti. A cominciare dalle riforme utili ad incassare tutti fondi del Piano di Ripresa e Resilienza. L’obiettivo è realizzare nei prossimi 60 giorni oltre il 50% dei target in scadenza a fine anno. In novembre e dicembre dovranno essere portati raggiunti i restanti 26 traguardi in scadenza, mentre i 55 complessivi saranno successivamente verificati con la Commissione europea.
Una delle prime questioni da affrontare è la Legge di bilancio che va approvata ogni anno e contiene le previsioni di crescita e di spesa nei successivi 12 mesi. I tempi sono stretti perché se il via libera alla Nadef cioè l’aggiornamento della prima bozza di bilancio potrebbe arrivare la prossima settimana, la presentazione alle Camere è prevista entro il 20 ottobre. Inoltre entro il 15 ottobre la Commissione europea chiede anche a ogni Governo di presentare un Documento programmatico di bilancio che deve contenere dettagli più specifici su come si intende spendere i soldi che prevede di avere a disposizione nell’anno successivo.
Pensioni, crisi energetica e il fronte internazionale
Un nodo fondamentale da sciogliere e l’Ue potrebbe iniziare nel prossimo consiglio straordinario del 30 settembre è una risposta comune all’emergenza energetica. Le ipotesi sono un tetto comune al prezzo del gas e il disaccoppiamento del prezzo dell’elettricità.
Al piano comunitario l’Italia dovrebbe continuare ad abbinare misure proprie in termini di aiuti e sgravi fiscali. Questi dovrebbero essere all’attenzione di una delle prime riunioni del neonato Consiglio dei Ministri che avrà il compito di decidere anche se procedere con uno scostamento di bilancio e di quale entità. Il nuovo esecutivo dovrà occuparsi anche delle pensioni, altrimenti da gennaio scatterà la Fornero. Sul fronte internazionale il primo grande impegno del prossimo premier potrebbe essere il G20 di metà novembre a Bali.
Silvia Bolognini