Pneumatici, caldaie, biciclette. Ma anche monopattini, lavabi, copertoni e un bidè. C’è da restare allibiti nello scoprire quel che giace sul fondo dei rii interni veneziani. Ad aiutare a ripulire manualmente i fondali, da quest’anno, con un accordo con il Comune di Venezia in collaborazione con Veritas e il supporto dell’associazione nazionale Carabinieri, hanno iniziato le squadre di “gondolieri-sub”. Il risultato è stato la sostanziosa raccolta di 2,5 tonnellate di rifiuti. L’esperienza si ripeterà con un ulteriore ciclo di interventi che partirà il prossimo 3 novembre.
I gondolieri sub pronti a ripartire
A stabilire il calendario dei nuovi interventi sono stati gli stessi gondolieri. Si sono infatti studiate le date più opportune, tenendo conto delle maree. La prima immersione presenterà subito una novità: sarà effettuata in notturna, dalle 18 alle 24 del 3 novembre. Il tratto interessato è quello del Canal Grande di fronte alla pescheria, tra il pontile del tribunale e la darsena di riva de l’Ogio.
Successivamente, si tornerà all’orario tradizionale, dalle 8 alle 14. Il 7 dicembre e il 19 gennaio in rio di San Luca; il 2 febbraio in rio della Fava; il 15 marzo di nuovo in Canal Grande (da Palazzo Grimani a Ca’ Farsetti); il 19 aprile in rio di San Polo.
I primi cinque interventi dei gondolieri sub
Il primo ciclo di cinque interventi si è tenuto tra febbraio e giugno di quest’anno. Si è partiti, il 10 febbraio, da Rio Santi Apostoli, toccando poi il rio di San Girolamo, rio della Madonna dell’Orto e, il 9 giugno, rio di San Barnaba.
“Si tratta – ha commentato il consigliere delegato, Giovanni Giusto– di un’operazione importantissima. E’ l’esempio perfetto della collaborazione con la città, che siamo noi stessi. La comunità ha dimostrato di essere in grado di risolvere direttamente i problemi”.
Lo scavo dei rii
A esprimere il suo ringraziamento è stato anche il sindaco Luigi Brugnaro, che ha sottolineato l’importanza della manutenzione di tutte le vie d’acqua della città per la navigabilità. “Assicurare la circolazione sulle strade – ha ricordato – è fondamentale in tutte le città. Qui si circola sull’acqua e i canali vanno manutenuti: non solo i rii interni, ma anche i canali portuali e i ghebi. E’ una stupidità parlare di fondale fisso: il limo e gli altri oggetti vanno rimossi. Dopo anni di inattività su questo fronte -ha continuato – abbiamo dragato 21 rii e asportato 13.500 metri cubi di fanghi, portandoli a Marghera, al molo Sali. L’investimento complessivo è stato di 3,5 milioni, trovati grazie all’efficientamento della macchina comunale”.
Il risanamento ambientale della Laguna
Tutto questo rientra all’interno di un più ampio progetto di risanamento ambientale della Laguna e che riguarda le fognature, l’impianto antincendio da concludere, i fiumi da disinquinare e il moto ondoso.