Da un’indagine dell’Istat sugli aspetti della vita quotidiana, uno spaccato d’Italia per gradi di apprezzamento di come vanno le cose
Lavoro, reddito, salute, tempo libero, servizi, aspettative…gli italiani sono soddisfatti della propria vita?
Indaga tutti questi ambiti l’annuale ricerca campionaria dell’Istat “Aspetti della vita quotidiana”, una delle indagini sociali Multiscopo sulle famiglie che raccoglie l’insieme delle rilevazioni statistiche sul bel Paese.
Tanti i questionari, le suddivisioni per età, le domande alle quali si sono sottoposti i cittadini campione di queste indagini che “permettono di capire – rileva l’Istat – come vivono gli individui e quanto sono soddisfatti delle loro condizioni, della situazione economica, della zona in cui vivono, del funzionamento dei servizi di pubblica utilità che dovrebbero contribuire al miglioramento della qualità della vita”.
Non solo: l’indagine consente infatti di tracciare la fisionomia di una popolazione in fase di cambiamento non solo dal punto di vista della struttura sociale ma anche dei comportamenti che vengono messi in atto, della salute pubblica e persino di un lato “emotivo” quando le domande vertono su ciò che si sogna per il proprio futuro (pensa che nei prossimi cinque anni la sua situazione migliorerà?) e sul grado di fiducia verso le persone.
I gradi di soddisfazione
Detto questo, gli italiani sono soddisfatti o no della propria vita?
Ebbene sì. Ma in alcune regioni e comuni più che in altre e dove stanno meglio non è sempre dove ce lo si aspetta.
A fronte di una media nazionale del 7,2, tra le regioni d’Italia a guadagnare il punteggio massimo di soddisfazione (10) tra la maggior percentuale di votanti, è la Sardegna, che registra un 10,8, seguita dal Molise, 9,4, dalla Provincia Autonoma di Trento, 9,1, e poi a ruota da Trentino Alto Adige (8), Calabria (8,3) e Abruzzo (8,2).
Per converso, la Sardegna è però anche la regione in cui si è registrata la percentuale più alta di “voto 0”: l’1,2%, contro una media nazionale di 0,7%, con la Valle d’Aosta che registra la minor quota di insoddisfatti: 0,1%.
Per contro, la percentuale più bassa dei soddisfatti risulta nelle zone centrali delle Aree metropolitane: 6,9
La soddisfazione tra i sessi
Generalmente sono più contenti del loro stato economico, di salute e di come trascorrono il loro tempo libero, i maschi, soprattutto nella fascia d’età tra i 14 e i 17 anni (7,7) e nella fascia d’età compresa tra i 35 e i 54 anni (7,3). Un po’ meno gli ultra settantacinquenni, che comunque fanno registrare un grado di soddisfazione pari a 7,1.
Tra le donne,il punteggio massimo è legato alla fascia d’età tra i 35 e i 44 anni (7.3) mentre le meno soddisfatte sono le ultrasettantacinquenni, che segnano come punteggio 6,7.
Nel complesso, sono i più soddisfatti i giovanissimi tra i 14 e i 17 anni ma, nella suddivisione per titolo di studio, i laureati. Se il punteggio di soddisfazione medio tra questi ultimi è di 7,3, infatti, tra coloro che non hanno alcun titolo di studio si registra un 6,9.
Soldi, salute, famiglia, amici, tempo libero
Ma per quali aspetti della loro vita sono più soddisfatti gli italiani?
L’Istat presenta 5 sottocategorie rispetto alle quali ha chiesto il grado specifico di soddisfazione: la situazione economica (con il 58,3% degli italiani che si dichiarano molto o abbastanza soddisfatti), la salute (81%), le relazioni familiari (87,1%), le relazioni amicali (72,1%) e il tempo libero (56,5%).
Guardando alla dimensione dei comuni, nei più piccoli, fino a 2 mila abitanti, è al massimo livello la soddisfazione economica (5,7%) e quella relativa al tempo libero. In quelli da 2 a 10 mila abitanti si registra la quota più elevata dei molto soddisfatti dalle relazioni familiari (33,7%) e da quelle amicali (20,5%).
Nei comuni tra 10 e 50 mila abitanti, invece, c’è la percentuale più alta (17%) di chi si è detto molto soddisfatto della propria salute.
Nel Nord Est il maggior numero di soddisfatti per soldi, famiglia, amici e tempo libero
Relativamente alle macroaree, il Nord Est guida in quattro delle cinque sottocategorie per la parte di popolazione che si dice molto o abbastanza soddisfatta. L’unica eccezione è la salute, dove la spunta, per uno 0,1%, il Nord Ovest (82,6% contro 82,5%).
Per la situazione economica, il Nord Est è primo invece con il 63,5% di soddisfatti, per le relazioni familiari con l’88,1%, per quelle amicali con il 73,5% e per il tempo libero con il 59,1%.
Nelle Isole, con il 47,3%, si registra invece la quota più bassa di soddisfatti della propria situazione economica (47,3%), per la salute (76,8%) e per il tempo libero (53,7%). Il Sud, infine, per i molto o abbastanza soddisfatti dalle relazioni familiari (85,4%) e amicali (71%).
Le regioni in cui si sta meglio
Passando alle regioni, la percentuale di coloro che attribuiscono il punteggio più alto rispetto alla propria situazione economica (molto soddisfatti) si registra nella Provincia Autonoma di Trento (12,5) e nella Provincia Autonoma di Bolzano (10,5).
Per dare un po’ il polso della situazione, in Veneto il punteggio è di 5, in Campania di 3, in Basilicata di 2,7.
Se però si sommano i due livelli più alti di giudizio (molto soddisfatti e abbastanza), dietro al Trentino Alto Adige (71,5%) si collocano Friuli Venezia Giulia (64,8%) ed Emilia Romagna (63,9%).
In coda, al contrario, Puglia (51%), Sardegna (47,5%) e Sicilia (47,3%).
Le tre regioni che hanno assegnato il numero più alto di “0” sono invece Sardegna (15,8%), Campania (13,5%) e Valle d’Aosta (12,9%).
Tempo libero: non per tutti sempre una soddisfazione
Qualcosa cambia se si guarda alle percentuali di “soddisfazione zero” per grande divisione territoriale.
La maggior quota di totalmente insoddisfatti, a livello nazionale, è quella relativa alla categoria del tempo libero: ben l’11,6%, con la punta massima a Nord Ovest (11,6%) e quella minima a Nord Est (10,6%).
In coda, in queste due graduatorie, c’è il Sud con rispettivamente il 13,7% e il 2,4% di totalmente insoddisfatti.
Guida invece in positivo la classifica dei più soddisfatti il Trentino Alto Adige (66,1% e 66,8% per la sola Trento), seguito da Valle d’Aosta (61,7%) e Marche (60,5%), mentre chiudono Puglia (53,5%), Sicilia (52,5%) e Campania (51,9%).
I calabresi i maggiori soddisfatti per relazioni amicali
Quanto alle relazioni amicali, risalta sul gradino più alto del podio la Calabria, con il 77,5% di molto o abbastanza soddisfatti, che supera Provincia di Trento (77,3%) e Valle d’Aosta (76,8%).
Curioso che, dopo la Puglia (ultima con il 70,2% di molto o abbastanza soddisfatti e prima per per niente soddisfatti con il 7,9%), la Campania (70,5%) e la Sicilia (70,8%) in coda si trovi il Piemonte (70,9%), terzo anche per gli “zero” (6,4%) alle spalle del Friuli Venezia Giulia (7%).
Tornando alla Calabria, c’è da registrare anche il quinto posto (59,7%) dei soddisfatti del proprio tempo libero, dove
La Lombardia, con il 13,1%, guida invece la graduatoria dei totalmente insoddisfatti davanti a Friuli Venezia Giulia (12,9%) e Campania (12,8%).
Salute e famiglia
I voti più alti, a livello nazionale, sono quelli relativi alla soddisfazione per le relazioni familiari e per la salute.
Nella prima categoria, alle spalle della solita Trento (89,5%), troviamo Liguria (89,8%) e Valle d’Aosta (88,7%) per numero di molto o abbastanza soddisfatti, mentre sul fondo ci sono Campania (85,6%), Basilicata (84,5%) e Puglia (82,8%), con queste ultime due regioni davanti a tutte anche per la massima insoddisfazione, rispettivamente con il 2,6% e il 2,9%.
La soddisfazione per la salute è invece prerogativa del Nord.
Dietro al Trentino Alto Adige (86,8%, 87,2% a Trento), c’è il Veneto con 83,7%, poi la Lombardia (83,4%).
L’ultimo posto, per soddisfazione per la propria salute, è della Sardegna (74%), che presenta anche la quota maggiore di zero (5,5%), davanti alla Calabria.