Nel sondaggio Intwig, giudizio negativo per quasi 6 su 10 all’anno della guerra in Ucraina
Delusi dal 2022, più pessimisti che ottimisti guardando al futuro, preoccupati soprattutto per i temi economici (a partire dall’inflazione).
Secondo il sondaggio “Anemometro 2022: da che parte vanno gli italiani?”, condotto e pubblicato online da Intwig, non ci sono tanti motivi per sorridere, per i residenti nel Bel Paese, a chiusura dell’anno.
Un bilancio 2022 che, tirando le somme, risulta caratterizzato soprattutto dallo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, con Giorgia Meloni, personaggio dell’anno, che sarà chiamata a gestire in primis una situazione economica che preoccupa.
Il bilancio 2022 per gli italiani
Va detto che non per tutti l’anno che si sta per chiudere si merita un giudizio negativo.
Per il 43,3% del campione interpellato il 2022 merita infatti di essere promosso, anche se la maggioranza (il 56,7%) non è contenta di come sono andati nel complesso gli ultimi 12 mesi.
Un quadro di pessimismo che, sia pure in maniera meno marcata, viene confermato dalle risposte sulle aspettative relative all’andamento del 2023.
La maggioranza, in questo caso al 38,7%, aggiunge all’insoddisfazione per il 2022 l’idea che il prossimo anno non farà segnare significativi miglioramenti o sarà addirittura ancor peggiore.
Poco al di sotto, cioè nel 36,3% dei casi, si posizionano in ogni caso gli ottimisti, che, già contenti di come è andato il 2022, sono convinti che il 2023 riserverà loro nuove soddisfazioni.
Vi è però anche ben 1 italiano su 4 che non ha ancora un’idea precisa, lasciando aperta l’alternativa tra un cambio di rotta in positivo o, al contrario, in negativo.
Preoccupazioni e incertezze economiche
A determinare questo senso di forte incertezza è soprattutto il quadro economico con cui il mondo, e l’Italia in particolare, si affaccia al 2023.
Oltre un terzo degli intervistati, il 35,4%, lega le maggiori preoccupazioni all’inflazione e all’aumento dei prezzi.
A questi va poi aggiunto il 19,1% che ha risposto al quesito specifico citando “la situazione economica” in generale. Decisamente più indietro immigrazione (al 3,6%) e Covid (2,7%).
Secondo i sondaggisti, è “la conseguenza di un periodo che sta mettendo a dura prova la nostra società.
Prima la pandemia, che ha reso ancora più precario il mercato del lavoro e costretto a svariate rinunce economiche e sociali milioni di persone. Poi la guerra, che ha ulteriormente alimentato le preoccupazioni economiche degli Italiani, con l’aumento dei prezzi e dell’inflazione”.
Il conflitto tra Russia e Ucraina (14,3%) e la collegata crisi energetica (8%) vengono però superate, sul terzo gradino del podio delle preoccupazioni, dall’emergenza climatica (15,6%).
“Percentuale che non stupisce – nell’analisi di Intwig – considerando che il 2022 è stato caratterizzato da catastrofi ambientali, tra cui la tragedia della Marmolada e l’alluvione nelle Marche, che hanno causato diverse vittime”.
Il giudizio sull’economia
A completare il sentiment generale nei confronti dell’economia italiana, il sondaggio riporta altri due dati.
Il primo è il giudizio sulla situazione economica del Paese.
In questo caso, sale al 72,8% la quota degli italiani che ritiene che il nostro sistema economico non stia attraversando una fase positiva.
Cambia leggermente il giudizio, pur restando la maggioranza del campione in territorio negativo, quando si chiede un giudizio sulla propria condizione economica.
Qui è il 40,5% a darne una valutazione positiva, con quasi 6 italiani su 10 che, al contrario, percepiscono la propria situazione troppo precaria dal punto di vista economico.
Intwig, sulla base delle risposte ricevute, ha provato poi a dipingere l’identikit della persona standard alle prese con difficoltà di tipo economico”.
Si tratta soprattutto di donne, mediamente attorno ai 45 anni di età e senza un’occupazione.
“Queste persone – spiega il sondaggio – sono spesso “schiacciate” dalla generazione più giovane e quella più vecchia: sono figlie di persone anziane che hanno bisogno di assistenza e di cura e sono madri di bambini o bambine che devono essere accudite.
Cosa resterà del 2022
Al di là dei discorsi di prospettiva, il sondaggio ha stilato anche una classifica degli eventi che hanno segnato maggiormente gli italiani nel 2022 e dei personaggi che sono rimasti loro maggiormente impressi.
In entrambe le graduatorie, sia pure con un’inversione al primo posto, si parte dal risultato delle elezioni italiane e dal conflitto in atto.
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, prima donna della storia repubblicana ad assumere la guida del Governo italiano, è stata scelta dal 45,3% del campione come “personaggio dell’anno” e il suo incarico è stato, per il 35,8% del totale, l’evento più rilevante del 2022.
Lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, però, è nettamente al primo posto tra gli eventi, con il 75,3%, mentre Vladimir Putin (32,1%) e Volodymyr Zelensky (22,6%) sono rispettivamente secondo e quarto tra i personaggi. Tra loro, il predecessore di Giorgia Meloni, Mario Draghi, che è stato citato dal 24,5% del totale.
A completare la top ten dei personaggi troviamo quindi Papa Francesco (12,2%), il confermato presidente della Repubblica Sergio Mattarella (8%, con la rielezione votata dall’8,6% come evento dell’anno), il presidente Usa Joe Biden (7,8%) e poi altri due politici italiani: Giuseppe Conte (7,4%) e Matteo Salvini (3,5%).
Tra loro, con il 5,1%, si posiziona la regina Elisabetta II.
La morte del più longevo sovrano della storia del Regno Unito è stato anche, per il 28,6%, l’evento dell’anno, in una graduatoria che vede altri due lutti: l’omicidio di Mahsa Amini (14,6%) e la morte di Piero Angela (5,6%).
La fine dell’emergenza Covid-19, invece, è solo quarta, con il 23,8%. Quote marginali (3,2% e 2,6%), infine, per i mondiali di calcio in Qatar e per l’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk.
Alberto Minazzi