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Glass Week: il vetro “ponte” tra storia e futuro di Venezia

Glass Week: il vetro “ponte” tra storia e futuro di Venezia

Mostre, visite guidate, convegni, seminari, premiazioni, proiezioni, attività didattiche, gare podistiche, feste, aperitivi e fornaci aperte per la settimana del vetro

 

Oltre 180 iniziative, in 150 location, che animeranno Venezia, Murano e Mestre dal 7 al 15 settembre. È la “The Venice Glass Week”, il festival internazionale dell’arte del vetro che torna quest’anno per la terza edizione.

The Venice Glass Week HUB

Il cuore della manifestazione è la HUB, che aprirà la settimana venerdì 6 settembre, alle 18, in campo Santo Stefano, tra Palazzo Loredan e Palazzo Franchetti. Qui saranno ospitati 20 progetti, selezionati dal comitato scientifico tra le centinaia di proposte presentate. Si tratta di progetti specificamente pensati per la settimana del vetro e che concorreranno per aggiudicarsi il primo posto.
Una delle novità dell’edizione 2019 è infatti il “Bonhams Prize for The Venice Glass Week”, che assegnerà alla creazione giudicata come migliore dalla giuria un riconoscimento in denaro pari a 1.000 euro.

 

Il premio va ad affiancarsi a “Glass in Venice”, che sarà assegnato quest’anno a Massimo Micheluzzi e Simone Cenedese.

La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà mercoledì 11 settembre a Palazzo Franchetti, una delle sedi dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti. L’Istituto è uno degli ideatori, con Fondazione Musei Civici, Fondazione Giorgio Cini e Consorzio Promovetro Murano, della manifestazione, promossa dal Comune di Venezia.

Una settimana varia

The Venice Glass Week prevede un programma variegato di iniziative, per la maggior parte a ingresso gratuito, accomunate dal tema principale: il vetro artistico. Mostre, visite guidate, convegni, seminari, premiazioni, proiezioni, attività didattiche, gare podistiche, feste, aperitivi e fornaci aperte.

Com’è stato sottolineato nella conferenza stampa di presentazione a Ca’ Farsetti, uno degli elementi che testimoniano il successo e la crescita dell’iniziativa è dato dal fiorire di eventi collaterali promossi a fianco di quelli ufficiali del comitato organizzatore.

Tra le novità, “The Venice Glass Week Spritz Time”, in cui, per tutta la durata della manifestazione, sarà possibile gustare uno spritz a prezzo scontato sull’isola di San Giorgio Maggiore. E la prima edizione, dal 5 all’8 settembre, della fiera itinerante di collectable design “Nomad Venice” a Palazzo Soranzo Van Axel.

Tapio Wirkkala, Tapio. Kuva: Ari Karttunen / EMMA

The Glass week anche Mestre

Non solo Venezia, cuore di molte iniziative, a partire dalle mostre a “Le stanze del vetro” della Fondazione Cini e nelle sedi dei Musei Civici.
Non solo Murano, che ospiterà tra gli altri il gran finale, dal 13 al 15 settembre, con un ricco programma di eventi diffusi in tutta l’isola, tra cui la “Caccia alla murrina perduta”, che coinvolgerà 350 bambini.
The Venice Glass Week coinvolgerà infatti anche Mestre. Come ha sottolineato Chiara Squarcina dei Musei Civici, il successo ottenuto lo scorso anno dalla mostra alla biblioteca Vez ha portato gli organizzatori a triplicare gli appuntamenti mestrini. Oltre alla mostra sui bottoni del vetro alla Vez, ben 14 negozi del centro ospiteranno così altrettante opere di maestri vetrai di Murano, mentre nel cortile dell’M9 sarà proposto un esperimento di lavorazione del vetro a lume.

Due annunci

Ricordando che “queste sono le cose che contribuiscono a far tornare viva Venezia: il successo di questa iniziativa è dovuto anche alla riscoperta di valori e significati di un materiale nato qui”, il sindaco Luigi Brugnaro ha chiuso la conferenza stampa di presentazione con due annunci. Il primo è la cessione, da parte del Comune, delle Conterie di Murano alla Fondazione Musei Civici. Questo permetterà di ampliare il Museo del vetro, prevedendo anche una sezione dedicata alla produzione contemporanea e ai grandi lampadari.  Il secondo annuncio è invece l’introduzione, dal prossimo anno, della categoria “vetro” come disciplina artistica all’interno del concorso “Artefici del nostro tempo”.

“Forse – ha concluso Brugnaro – ci siamo seduti un po’ troppo sui fasti e non abbiamo dato una connotazione abbastanza moderna a quest’arte. Ma il vetro ha tanti racconti culturali da riscrivere, per dare un senso completo alla città, diventandone a sua volta un elemento. La miglior difesa dei nostri prodotti non passa attraverso un bollino ma attraverso la grande qualità che del vetro di Murano è intrinseca”.

Per ulteriori informazioni sulle singole iniziative:  www.theveniceglassweek.com

 

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