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Giunta a Ghisel la statua di Papa Luciani. Preparativi in vista della sua santificazione

Giunta a Ghisel la statua di Papa Luciani. Preparativi in vista della sua santificazione
La statua di Papa Luciani a Ghisel

Il Papa veneto sarà beatificato il 4 settembre. Nell’Oasi che a Cencenighe d’Agordo porta il suo nome, la prima festa il 14 agosto

Manca poco meno di un mese alla beatificazione di Papa Albino Luciani.
Il 4 settembre, a Roma, in Piazza San Pietro, Papa Francesco ne celebrerà la santificazione.
Ma a Ghisel, a Cencenighe d’Agordo, nel bellunese, nell’Oasi che porta il suo nome, i preparativi per festeggiare l’evento sono già iniziati.
Ieri, 8 agosto, sul posto è giunta, da Venezia, dove si trovava nell’isola di Torcello, la statua di Albino Luciani, il Papa dei 33 giorni che tutti ricordano per il sorriso e l’umiltà che lo ha sempre contraddistinto.
Il Papa veneto che scelse il nome di Giovanni Paolo I, ma che tutti chiamano Papa Luciani e che anche da pontefice, così come prima, da patriarca, a Venezia, o antecedentemente da vescovo, a Vittorio Veneto, fu sempre accanto alla gente semplice e soprattutto alle persone bisognose d’aiuto.

Un’Oasi a due passi dal cielo

Tra le casette della sua Oasi “a due passi dal cielo”, come ama definirla don Ettore Fornezza, che di Papa Luciani fu amico e crucifero, domenica 14 agosto si terrà “Ghisel in Festa”.
Una rinascita per un luogo magico che da oramai 45 anni accoglie nel suo silenzio coloro che abbiano voglia di ritrovare nella vita di comunità e nel contatto con la natura il loro legame con Dio.

Mentre i volontari si danno da fare per posizionare la statua di Papa Luciani e per concludere gli ultimi lavori per la riapertura, don Ettore Fornezza si prepara ad accogliere i fedeli.
“Finalmente ci siamo, finalmente possiamo festeggiare di nuovo assieme la riapertura dell’Oasi – scrive nella sua lettera pubblicata sulla pagina Facebook di Ghisel – . Le difficoltà sono state molte dopo i danni provocati dalla tempesta Vaia nell’ottobre del 2018. Ma la tenacia, la pazienza e soprattutto la grande disponibilità di tanti amici e sostenitori ci hanno permesso di ripristinare il sentiero e quindi, ora, siamo di nuovo in grado di raggiungere le casette dell’Oasi”.
Che quest’anno si presenta in tutte le sue novità: “la statua di Papa Luciani – sottolinea don Ettore – il nuovo sentiero realizzato grazie all’aiuto e al finanziamento della Regione Veneto e il nuovo impianto di pannelli fotovoltaici”.
Un progetto di cui don Ettore parla con orgoglio e che si aggiunge al ripristino della teleferica, già rimessa in uso per trasportare il materiale in quota.

Lo stretto legame con Venezia

“L’impianto fotovoltaico è stato realizzato grazie al contributo ricevuto dal Comune di Venezia, che ha consentito ad associazioni no profit e di volontariato di accedere al bando messo a disposizione dal Sindaco Luigi Brugnaro, che ha rinunciato al suo stipendio per accantonare un fondo da destinare al finanziamento di progetti a sfondo sociale – spiega Fornezza -.  Darà a Ghisel energia pulita e consentirà di dare luce ed elettricità a tutta l’Oasi”.

Don Ettore Fornezza @ “Nostalgia di un sorriso”

Nato a Canale d’Agordo, nel bellunese (Veneto), nel 1912, Albino Luciani ha avuto un legame particolare con Venezia, dove fu Patriarca dal 1970 al 1978.
Come racconta don Ettore Fornezza nel suo libro “Nostalgia di un sorriso”, nel 1972 vi accolse Paolo VI in visita pastorale.
“Al termine della Messa in piazza San Marco il Pontefice -si legge nel libro – si tolse la stola papale, la mostrò alla folla e la mise sulle spalle del Patriara Luciani davanti a ventimila persone, facendolo arrossire per l’imbarazzo. La stampa disse che  Paolo VI aveva scelto il suo successore“.
Lasciò Venezia il 10 agosto 1978 per partecipare al conclave. Il 26 agosto era il nuovo Papa. Morì solo 33 giorni dopo, il 28 settembre 1978.

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Papa Giovanni Paolo I (Foto tratta dal libro “Nostalgia di un sorriso” dell’Associazione Oasi Papà Luciani onlus)

La beatificazione di Giovanni Paolo I

A Papa Luciani è stato riconsciuto il miracolo di guarigione della giovane Candela Giarda, in Argentina.
In una disperata notte del 2011, su suggerimento di padre José Dabusti, della  parrocchia di Nuestra Senora de la Rabida, a lui, Giovanni Paolo I, si rivolsero in preghiera, chiedendone l’intercessione, i genitori di una ragazza affetta dalla patologia rara della sindrome epidemica da infezione febbrile.
I medici non avevano dato speranze ma lei, dopo quella notte, si è gradualmente ripresa.
Oggi, a 21 anni, Candela Giarda è una ragazza come tutte le altre, che, come ha raccontato il sito sudamericano Infobae, studia all’università e lavora in una rivendita di miele.

Venezia e Canale d’Agordo in preghiera

A Venezia, dove fu Patriarca, il 3 settembre (ore 18,30), la sera prima della beatificazione, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, i fedeli si riuniranno in una veglia di preghiera.
Una messa di ringraziamento invece è in calendario per l’11 settembre a Canale d’Agordo, paese natale di Papa Luciani, dove le celebrazioni saranno ufficiate dal Patriarca di Venezia Francesco Moraglia.

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