Venerdì 23 settembre a Praga la cerimonia d’apertura. L’indagine Eurobarometro: il 45% degli Europei non fa mai esercizio fisico
Promuovere la pratica dello sport per la salute e il benessere fisico e mentale dei cittadini. Con un particolare occhio di riguardo, in considerazione dell’inserimento dell’edizione 2022 nella più ampia campagna #BeActive, lanciata a giugno, ai giovani, oltre che alle tematiche dell’inclusione, dell’uguaglianza e di uno stile di vita sano e attivo.
Dal 23 al 30 settembre, con cerimonia di apertura venerdì 23 a Praga, torna la Settimana Europea dello Sport (EWOS), promossa ogni anno, fin dal 2015, dalla Commissione Europea. Perché il livello di attività fisica, in Europa, è attualmente stagnante, addirittura in calo in alcuni Paesi. E la sfida è così quella di affrontare il fenomeno dell’inattività. A tutte le età.
Lo testimonia anche la più recente indagine di Eurobarometro, la quinta dedicata allo sport e all’attività fisica: la percentuale (pur stabile rispetto al 2017) di Europei che non fanno mai esercizio fisico né partecipano ad attività sportive è attualmente del 45%.
La Settimana Europea dello Sport 2022 in Italia
Associazioni sportive, atleti appassionati, esperti ma anche milioni di semplici cittadini sono attesi agli eventi organizzati in occasione di EWOS 2022 per riuscire, attraverso lo sport, a riunire individui di tutte le generazioni in un senso unico di comunità, costruire resilienza e contribuire alla felicità e al benessere della persona.
In Italia, l’appuntamento principale è quello, completamente gratuito, organizzato dal 23 al 25 settembre allo Stadio dei Marmi di Roma, che si trasformerà per l’occasione nel “#BeActive Multi Sport Village”. Al suo interno, le diverse discipline sportive avranno uno spazio dedicato dove, con la presenza di istruttori e campioni, verranno dimostrate le diverse pratiche sportive e si inviteranno gli ospiti a cimentarsi nella prova. E la notte di sabato 24 settembre, a partire dalle ore 21, vi si terrà la “#BeactiveNight”.
Un’anticipazione della Settimana si è vissuta il 20 settembre, all’istituto penale per minorenni romano di Casal del Marmo, con la firma di un protocollo d’intesa volto alla rieducazione dei detenuti minorenni e maggiorenni tramite l’attività e la formazione sportiva e una giornata di sport sotto il segno di BeActive.
La campagna HealthyLifestyle4All
Per la Settimana Europea dello Sport, la Commissione Europea ha anche definito 5 aree non esclusive per la pratica sportiva: casa, luogo di lavoro, scuola, outdoor, club sportivi e fitness club. Anche in questo caso, ci si inserisce all’interno di una campagna di sensibilizzazione più ampia: “HealthyLifeStyle4All” (Uno stile di vita sano per tutti), che si pone come obiettivo principale la promozione dell’invecchiamento attivo, dell’inclusione e della coesione sociale.
Lanciata a settembre 2021, la campagna biennale intende collegare lo sport e gli stili di vita sani alle politiche sanitarie, alimentari e di altri ambiti. Mira a mettere in evidenza l’impegno della Commissione nel promuovere stili di vita sani per tutti, attraverso le generazioni e i gruppi sociali, facendo notare che tutti possono trarre beneficio da attività che migliorano la salute e il benessere.
“Lo sport da solo – ha commentato Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo – non risolverà tutti i nostri problemi. Ma, oltre agli ovvi benefici per la nostra salute, ha anche il potenziale unico di metterci in relazione gli uni con gli altri e di farci sentire parte di una comunità. Lo sport ha un ruolo importante da svolgere nella costruzione di società coese, una delle maggiori sfide odierne per l’Europa”.
L’Eurobarometro sullo sport e l’attività fisica
Secondo l’indagine appena pubblicata dalla Commissione europea, solo il 38% degli Europei fa sport o esercizio fisico almeno una volta alla settimana, con un ulteriore 17% che lo pratica meno di una volta alla settimana. E in nessuno dei Paesi membri la maggioranza della popolazione svolge attività fisica per motivi ricreativi o non sportivi. Inoltre, durante la pandemia, la metà degli europei ha ridotto il livello di attività fisica o ha addirittura smesso di svolgerla.
I più regolari nello svolgimento di attività fisiche sono coloro che rientrano nella fascia d’età tra 15 e 24 anni (54%), poi si scende al 42% tra i 25 e i 39 anni, al 32% tra i 40 e i 54 e al 21% dai 55 anni in su. Secondo gli intervistati, sottolinea Eurobarometro, l’ostacolo principale alla pratica di attività fisica è la mancanza di tempo, seguita da una mancanza di motivazione o semplicemente dall’assenza di interesse per lo sport. La ragione principale per cui si svolge attività fisica è invece la volontà di migliorare la propria salute.
“I risultati che presentiamo oggi – sottolinea Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani – dimostrano che è di vitale importanza proseguire e intensificare i nostri sforzi per promuovere, attraverso lo sport, l’attività fisica, stili di vita sani e valori universali che spaziano dalla parità di genere all’inclusività. Collaborando con gli Stati membri e con i partner della comunità sportiva europea approfitteremo ancora una volta della Settimana europea per incoraggiare i cittadini europei a praticare attività fisica”.
Alberto Minazzi