Testimonianze, celebrazioni e appuntamenti istituzionali
Il 10 febbraio 1947, l’Italia dovette ridisegnare i propri confini.
Con i Trattati di Parigi perdeva parte dei suoi territori della parte nord orientale. Venezia Giulia e Dalmazia, andarono alla Jugoslavia di Tito.
Istriani, fiumani e dalmati all’improvviso si ritrovarono a vivere in terra straniera.
Qualcuno rimase e diventò “titino“. Altri rimasero fedeli alla loro italianità e ideologia e conobbero le foibe.
Altri ancora fuggirono dalle loro città non più italiane per restare in Italia.
Fu una tragedia per tutti, che dal 2004 si annovera celebrando il 10 febbraio di ogni anno il Giorno del Ricordo.
Le iniziative nel comune di Venezia
Nel comune di Venezia le iniziative e gli appuntamenti in realtà si distribuiscono in un lungo periodo iniziato il mese scorso e che si concluderà a marzo. Ufficialmente la “Messa del Ricordo” si terrà nel Duomo di Mestre l’8 febbraio mentre nel pomeriggio, al Teatro Momo, (ore 18:00) interventi istituzionali introdurranno la lettura scenica de “La foiba del silenzio” scritta e rappresentata da Andrea Brugnera, Francesca Sarah Toich e Paul Spera.
Il 9 febbraio l’appuntamento è al Museo M9 di Mestre. Fin dal mattino, nel foyer, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Venezia saranno proiettate alcune testimonianze tratte dal docufilm di Alessandro Cuk e Rodolfo Ziberna.
Il 10 febbraio, il Giorno del Ricordo, ci sarà invece la deposizione della corona di alloro in Piazzale Martiri delle Foibe a Marghera. La Rete delle Biblioteche di Venezia terrà fino al 14 febbraio visibili le vetrine tematiche, rendendo disponibili bibliografie dedicate.
La serie di appuntamenti per ricordare la tragedia delle circa 5 mila vittime italiane delle foibe e dell’esodo di più di 250 mila connazionali continuerà con un incontro istituzionale a Ca’ Farsetti il 15 febbraio, quando saranno ricevuti alcuni rappresentanti della Comunità degli italiani di Pirano.
Nelle scuole, infine, sarà portata l’iniziativa del Servizio progettazione educativa “Il cuore dall’altra parte del mare“. Un modo per far conoscere ai giovani l’esodo giuliano dalmata attraverso le memorie e le testimonianze di chi poi è rimasto a vivere nel comune di Venezia.
Un’importante testimonianza l’abbiamo raccolta anche noi di Metropolitano.it. Non perdetevi quindi l’appuntamento con la nostra rivista online domenica 9 febbraio.