Presentata l’edizione 2022: sabato 26 e domenica 27 marzo alla scoperta del patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia
L’Italia torna a scoprisi e a riscoprire le sue bellezze in un evento di piazza.
Il ricchissimo patrimonio di cultura e ambiente a 360 gradi del nostro Paese sarà al centro delle Giornate Fai di Primavera, che festeggiano nel weekend del 26 e 27 marzo 2022 la 30^ edizione.
“Sarà una grande festa attorno al più grande patrimonio d’arte e cultura del mondo”, ha ricordato il presidente del Fondo Ambiente Italiano, Marco Magnifico, durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento.
I numeri della 30^ edizione delle Giornate Fai di Primavera
Saranno ben 700 i luoghi, inaccessibili o poco conosciuti, aperti eccezionalmente al pubblico in 20 regioni e 400 città d’Italia.
Ville e palazzi storici, aree archeologiche, chiese, ma anche esempi di archeologia industriale, castelli, biblioteche, collezioni d’arte e musei. E poi gli itinerari nei borghi, le visite didattiche in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili.
In Veneto, saranno 44 le location coinvolte: da forte San Felice a Chioggia (VE) a Villa dei Vescovi di Luvigliano di Torreglia (PD), dal Negozio Olivetti in Piazza San Marco a Venezia a Parco Querini di Vicenza. E poi, ad esempio, in Lombardia ben 139, in Piemonte 94, in Sicilia 56, in Emilia-Romagna 50, in Toscana 31 e in Lazio 28.
Per saperne di più, l’elenco completo è disponibile sul sito della fondazione. Allo stesso indirizzo internet è possibile conoscere anche le modalità di partecipazione e prenotazione. Le visite prevedono un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro. E saranno a disposizione oltre 5.500 volontari di 360 delegazioni e gruppi Fai, insieme a 4 mila “apprendisti ciceroni”, ovvero studenti che accompagneranno i visitatori.
Le Giornate Fai di Primavera dal 1993 a oggi
Dalla prima edizione, del 1993, a oggi, le Giornate Fai hanno aperto al pubblico, in tutta Italia, ben 14.090 luoghi di storia, arte e natura. A prendere parte alle visite sono stati oltre 11,6 milioni di cittadini, condotti da 145.500 volontari e 330 mila “apprendisti ciceroni”. “Questa giornata si può fare – ha sottolineato Magnifico – grazie alla pazzesca rete territoriale del Fai. Sono infatti i nostri presidi territoriali il vero motore dell’iniziativa”.
E, nonostante il difficile periodo della nostra storia, non cambia l’obiettivo: concentrarsi, con autentico spirito civico ed educativo, sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile. E invitare tutti gli Italiani a conoscere e frequentare questo patrimonio. “Raccontiamo – aggiunge il presidente del Fai – l’Italia più bella, quel contenitore di storia, personaggi, eventi e natura, ma soprattutto di grandi valori che hanno creato la nostra civiltà”.
In occasione della 30^ edizione, il Fai si è inoltre impegnato formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese. Il sostegno alla fondazione, oltre che attraverso il contributo per le visite, è possibile anche attraverso l’iscrizione annuale.