Oggi è la giornata mondiale del riciclo, ricorrenza istituita nel 2018 dalla Global Recycling Foundation con l’obiettivo di promuovere e sensibilizzare la popolazione, le imprese e i governi a sull’importanza della raccolta differenziata e del riutilizzo delle materie prime.
Saper fare una corretta raccolta differenziata è di fondamentale importanza per avere un ambiente migliore in futuro, calcolando che giorno dopo giorno si tolgono al pianeta materie prime e che queste potrebbero esaurirsi tra qualche decennio.
Secondo la Global recycling foundation, grazie al riciclo vengono risparmiate più di 700 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, che raggiungeranno il miliardo di tonnellate entro il 2030.
L’Italia, secondo i dati di Conai, il Consorzio nazionale imballaggi, nel 2020 ha riciclato il 73% degli imballaggi che vengono utilizzati. Un dato degno di nota, visto che l’Europa ha fissato al 65% l’obiettivo del 2025.
Come degno di nota è il dato sulle abitudini degli italiani in riferimento alla carta: per 9 italiani su 10 infatti la raccolta differenziata di carta e cartone avviene quotidianamente ed è un’abitudine che, con il lockdown e la pandemia, si è ancor più consolidata.
Se si confronta poi il dato del riciclo con quello dell’anno precedente, l’Italia ha registrato un aumento del 3% per un totale di più di 9 milioni di tonnellate sui 13,1 milioni in consumo.
Il riciclo è una parte importante di quell’economia circolare cui l’agenda dell’Onu tende per arrivare agli obiettivi del 2030 e l’Italia, secondo i dati Comieco, nel solo 2019 ha risparmiato più di un milione di tonnellate di materia prima, riducendo le emissioni di CO2 in atmosfera di circa 1,1 milioni di tonnellate.
“Una tale quantità di materiali cellulosici correttamente differenziati– commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco – certifica l’affidabilità del sistema di recupero e riciclo in Italia, che ha saputo reggere anche durante i mesi più difficili della pandemia. Risorse preziose in grado di alimentare ulteriormente la circolarità della filiera cartaria che già oggi basa il 57% della produzione nazionale sull’utilizzo delle fibre di riciclo”.
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