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Giorgia Meloni, primo premier donna d’Italia

Giorgia Meloni, primo premier donna d’Italia

Mattarella affida l’incarico, la determinazione del nuovo Presidente del Consiglio, che accetta senza riserva

Giorgia Meloni, classe 1977, giornalista professionista ma soprattutto politica, definita lo scorso anno dal Financial Times “l’astro nascente dell’estrema destra italiana” è stata ufficialmente incaricata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella di formare il nuovo governo.
E’ la prima volta nella storia della Repubblica italiana che l’incarico viene conferito a una donna.
All’età di 45 anni, dunque, “Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana”, come lei stessa ha ripreso il tormentone dell’autunno 2019, traducendolo con successo anche in altre lingue, è la Presidente del Consiglio del 67° governo italiano.
Ricevuta alle 16.30 al Quirinale, è stata a conferire a lungo con il capo dello Stato, presentandosi alla stampa nella Sala della Loggia d’onore solamente alle 17.55
Giorgia Meloni ha accettato l’incarico senza riserva.
Con la sua lista dei ministri tra le mani, non senza commozione ma con altrettanta determinazione, ha reso nota la formazione del nuovo governo.
Il giuramento è previsto domani, sabato 22 ottobre, alle 10.

Il nuovo governo di Giorgia Meloni

Il nuovo Governo porta con sé alcune novità. Tra queste, l’istituzione del Ministero del Mare, che va a sottrarre al Ministero della Transizione Ecologica parte delle competenze.
Secondo le indicazioni della presidente del Consiglio Meloni, sarà guidato dall’ex presidente della regione Sicilia Sebastiano Musumeci.

Due saranno i vicepremier che affiancheranno la presidente del Consiglio : Antonio Tajani, anche Ministro degli Esteri e della Cooperazione e Matteo Salvini, che sarà anche ministro delle Infrastrutture. Matteo Piantedosi sarà Ministro dell’Interno.
Il Ministero dell’Economia andrà a  Giancarlo Giorgetti, già presidente della commissione Bilancio e sottosegretario alla presidenza del Consiglio e ministro dello Sviluppo Economico.
Il Ministero della Giustizia sarà guidato da Carlo Nordio.
Magistrato in pensione, veneto, al suo primo incarico politico, era comparso tra la rosa dei candidati alla presidenza della Repubblica. E’ stato giudice istruttore a Venezia e poi pubblico ministero. In questo ruolo il suo nome si è legato alle indagini degli anni ’80 sulle Brigate Rosse e, negli anni ’90, a quelle sul Mose e su Tangentopoli. Convinto della necessità di una riforma della Giustizia, è autore di numerose pubblicazioni, tra cui  ’Giustizia – Ultimo atto. Da Tangentopoli al crollo della magistratura’.

Maria Elisabetta Alberti Casellati, anche lei veneta, presidente del Senato uscente, guiderà invece il Ministero delle Riforme Istituzionali.

Il Ministero della Salute sarà di Orazio Schillaci, dal 2019 dal 2019 rettore di Tor Vergata e nel periodo di pandemia all’interno del Comitato tecnico scientifico.
Classe 1966, Orazio Schillaci è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1990 all’Università La Sapienza di Roma ed è specializzato in Medicina nucleare. E’ al suo primo incarico politico.

Il Ministero delle Politiche Agricole, che ora si chiama anche della Sovranità Alimentare, è affidato a Francesco Lollobrigida, quello agli Affari Regionali e alle Autonomie locali a Roberto Calderoli.

Il Ministero della Difesa sarà guidato dal co-fondatore di Fratelli d’Italia, il piemontese, Guido Crosetto, già deputato di FI e del Popolo della Libertà e sottosegretario di Stato alla Difesa, ruolo nel quale ha conseguito la medaglia d’oro al merito della Croce Rossa Italiana. E’ stato anche Presidente dell’aeroporto di Cuneo, presidente dell’AIAD, Federazione Aziende italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza di Confindustria e presidente di Orizzonte sistemi navali, azienda che progetta e realizza unità navali militari.

Il Ministero del Turismo è legato ora al nome di Daniela Santanché mentre il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica andrà a Paolo Zangrillo. Ancora, tra i ministri senza portafoglio, Raffaele Fitto sarà ministro per gli Affari europei, Andrea Abodi ministro per lo Sport e i Giovani, Eugenia Maria Roccella ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Alessandra Locatelli ministro per la Disabilità, Luca Ciriani ministro per i Rapporti con il Parlamento.

Quanto ai Ministeri con portafoglio, il Ministero del Lavoro, è stato affidato a Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dei Consulenti del Lavoro. Classe 1965, originaria di Sassari, è laureata in Economia Aziendale ed è specializzata nella gestione delle grandi crisi; Adolfo Urso è il nuovo ministro dello Sviluppo economico; Gilberto Pichetto Fratin ministro della Transizione ecologica; Giuseppe Valditara ministro dell’Istruzione; Anna Maria Bernini ministra dell’Università e della Ricerca; Gennaro Sangiuliano ministro della Cultura.

La convocazione lampo della mattinata

Indicata in modo unanime dalla nutrita delegazione del Centrodestra che con lei si era presentata nella mattinata alla prima convocazione di Mattarella, Meloni aveva sottolineato  “ la necessità di dare a questa nazione al più presto un governo” garantendo di esser pronta a farlo.
Così, nel pomeriggio, si è presentata con la sua lista dei ministri.
A ogni casella il suo nome. In alcuni casi frutto di mediazioni dure e a volte sofferte, ma che alla fine hanno messo in accordo la coalizione.
Accettando l’incarico senza riserva, ha portato a 5 le volte in cui questo è accaduto nello storia collocando la formazione del suo governo tra le più veloci: appena 27 giorni dal 25 settembre, data delle elezioni.
Fu più celere solo il Berlusconi 2008 (24) mentre a parità di tempi fu il Governo Prodi del 2006.
Entro il fine settimana, dunque, potrebbe già esserci il giuramento e il passaggio della Campanella tra il presidente uscente Mario Draghi e la nuova premier.
L’iter, poi, è noto: il primo Consiglio dei ministri, l’ottenimento della fiducia dal Parlamento, dapprima alla Camera e poi al Senato e infine, in caso affermativo, la costituzione delle Commissioni permanenti.
Dal 1946, quando è nato il primo governo, a oggi, il tempo medio per la formazione di ogni nuovo esecutivo è stata di 67 giorni.

Consuelo Terrin

Un commento su “Giorgia Meloni, primo premier donna d’Italia

  1. Molto bene! Buon lavoro! Viva l’Italia!


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