È una delle “porte d’accesso” al centro storico di Venezia. Realizzato a metà Ottocento a immediato ridosso di Piazzale Roma, aperto al pubblico nel 1920, il Giardino Papadopoli è da qualche anno affidato alle cure dell’adiacente omonimo hotel di lusso. Che se ne sta prendendo cura con grande attenzione, attraverso una serie di interventi di restauro e ripristino finanziati dal proprietario, Olivier Pelat. Il tutto per rilanciare e mantenere, spiegano i vertici dell’hotel, “un polmone verde importante in una città essenzialmente di pietra”. Senza dimenticare e tradire mai la funzione pubblica del parco, nell’ottica “sociale” di ringraziare concretamente la Città per quanto ricevuto.
La statua del Paleocapa
Buona parte degli interventi sugli elementi storici in pietra e ferro del giardino sono già stati completati dalla società Unisve. Il principale restauro ha riguardato la statua e la base del monumento a Piero Paleocapa. Prima dell’intervento, il monumento in pietra d’Istria realizzato da Luigi Ferrari nel 1873 (che inizialmente era stato collocato in campo Santo Stefano) versava in stato conservativo estremamente precario. E durante i lavori sono emerse altre problematiche conservative importanti. Di concerto con la Soprintendenza è stato così effettuato un intervento di restauro accurato. Statua e basamento sono tornate dunque a nuovo splendore, consolidandone la struttura e predisponendo anche misure di protezione.
Altri interventi strutturali
Ma anche le altre strutture del Giardino sono state sottoposte a manutenzione. Tutte le panchine sono state ridipinte e restaurate. Il ghiaino è stato reintegrato. I cordoli delle aiuole sono stati puliti e restaurati. Di recente, sono stati eseguiti i restauri dei cancelli e dei fiocchi in piombo. In particolare, nel primo caso sono state rimosse tutte le parti in ferro laminate e rigonfiate dei cancelli su Rio Novo e Canal Grande, sostituendo anche le fascette di legatura. Per quanto riguarda i fiocchi che decorano la parte alta dei cancelli, sono state effettuate anche delle riproduzioni per la sostituzione degli elementi mancanti.
Tra gli altri interventi, l’idropulizia di muretti, pavimentazione e mura di cinta (sia all’interno che all’esterno), rimuovendo anche i graffiti e pulendo le aree nascoste da cespugli. Sarà pulita e ripristinata anche la fontana principale, riguardo alla quale la proprietà dell’hotel è in attesa di indicazioni e prescrizioni aggiuntive. Saranno inoltre installati sei nuovi lampioni, per integrare l’illuminazione e la sicurezza, ed è prevista la ricomposizione e il restauro dei frammenti della statua all’entrata di Piazzale Roma. Il monumento, caduto durante il terremoto del 2012 da uno dei pilastri di accesso, attualmente è praticamente in briciole. Per questo è l’intervento che richiederà più tempo.
La riqualificazione dell’area verde
Oltre alle parti in pietra e ferro, l’intervento fatto eseguire dalla proprietà del Papadopoli Hotel si sta incentrando ovviamente anche sull’area verde. Questa sta venendo sottoposta a una riqualificazione completa, con la rimozione degli alberi pericolanti, una nuova piantumazione e l’installazione di impianti di irrigazione. Al Giardino Papadopoli si stanno posizionando nuove piante come rododendri, azalee, rose “peace in you”, olea fragrans, osmatus e prunus. E poi hidrangea petiolaris, mughetti, ciclamini, narcisi, aquilegia in rizoma. Tutte essenze scelte secondo stagionalità.
Il completamento di tutti gli interventi dovrebbe verosimilmente avvenire entro l’anno. Ma, tiene a sottolineare Pierpaolo Cocchi, General Manager del Papadopoli Hotel Venezia, “dopo gli interventi saremo sempre e comunque noi a seguire la manutenzione del verde nel tempo, nell’ottica di mantenerne un effetto decoroso”.