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Il giardino di Ca' Bembo bene comune

Il giardino di Ca' Bembo bene comune
Giardino di Ca-Bembo Ph-A.Pattaro-Vision

Venezia ha un nuovo giardino pubblico. Si trova a Dorsoduro e, a lungo, il suo destino è rimasto sospeso.
Da ieri, invece, con i suoi alberi di pregio, i suoi glicini rampicanti e i suoi quasi 3 mila metri quadrati, il giardino di Ca’ Bembo è aperto a tutti.
Soprattutto, vi potranno giocare i bambini della scuola elementare Renier Michiel, in orario di pausa pranzo, come stabilito da un accordo sottoscritto con il Comune di Venezia.
Di proprietà dell’Università Ca’ Foscari, il giardino viene restituito alla città dopo un importante intervento di bonifica costato 650 mila euro.

Il giardino orgoglio di Ca’ Foscari

«Il giardino di Ca’ Bembo, come promesso, viene restituito agli studenti e ai dipendenti di Ca’ Foscari, al pubblico e ai bambini della scuola elementare ha detto durantel’inaugurazione il Rettore di Ca’ Foscari Michele BugliesiCon la conclusione dei lavori, vogliamo ora non solo valorizzare uno spazio verde di pregio estetico, paesaggistico e ambientale, ma anche promuoverne la funzione sociale e aggregativa. Sarà un piacere rivedere il giardino nuovamente a disposizione di tutti. ».
Chiuso per anni, la rassicurazione circa il fatto che Ca’ Bembo sarebbe rimasto un bene comune era arrivata 5 anni fa dal cda di Ca’ Foscari, che aveva stanziato 1,5 milioni di euro per lavori di riqualificazione dello storico palazzo e per la bonifica del giardino.
“Restituirlo al pubblico era un impegno che avevo preso cinque anni fa –ha scritto il rettore Bugliesi sul suo profilo facebook per darne notizia ai cittadini – Oggi il giardino di Ca’ Bembo è di nuovo aperto, a tutti. Ed è una meraviglia”.

Semplice giardino? No, un bene di pregio

Luogo di gioco, ma anche di riposo, di studio e preziosa opportunità di trascorrere del tempo a stretto contatto con la natura, il giardino di Ca’ Bembo è nato nel XVI secolo con l’omonimo Palazzo e la sua storia è legata alla famiglia aristocratica veneziana dei Barbarigo, nonostante il suo nome possa far pensare altro.
Con il suoi alberi di pregio – Celtis australis, taxus baccata, laurus nobili e il wisteria sinesis (glicine)- è un bene tutelato dalla Soprintendenza, che ne disciplina le modalità di accesso con orari di apertura al pubblico definiti. L’intera area è inoltre interamente controllata mediante telecamere di videosorveglianza.

Modalità e orari di accesso

L’accesso avverrà dal cancello posto sulla Fondamenta Sangiantofetti al civico Dorsoduro 1074.
Da novembre a febbraio vi si potrà entrare tutti i giorni, eccetto il weekend, dalle ore 8.00 alle ore 12.15 e dalle ore 15.00 alle ore 17.30.
A partire da marzo e fino a ottobre, invece, l’accesso è prolungato fino alle ore 19,30.
Dalle ore 12.15 alle ore 15.00 di ogni giorno l’apertura al pubblico sarà sospesa per garantire l’uso esclusivo del giardino per la ricreazione degli alunni della scuola primaria statale Renier Michiel.

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