Il Fontego dei Turchi che ospita le collezioni di storia naturale si chiama ufficialmente Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue
Il 30 ottobre sarebbe stato il compleanno di Giancarlo Ligabue. E’ questo il giorno che Venezia, la sua città natale, ha scelto per rendergli omaggio intitolandogli il Museo di Storia Naturale.
Un luogo da lui tanto amato e curato. «E’ per me un momento speciale – ha detto al microfono di Metropolitano.it il figlio Inti – Un evento che sognavo da molto tempo. Sono felice e orgoglioso. Venezia gli ha riconosciuto 40 anni di impegno culturale. Già mi commuovo pensando a quando con mia figlia Diletta camminerò per le sale del Museo e, raccontando le grandi imprese del nonno, le regalerò intense emozioni».
All’appuntamento fissato per ufficializzare l’intitolazione erano presenti molte autorità cittadine. Ma anche molto pubblico: persone amiche, dipendenti ed estimatori che hanno voluto ricordare Giancarlo Ligabue partecipando alla simbolica scopertura della nuova targa che sarà legata al Museo veneziano.
«Giancarlo Ligabue – ha sottolineato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – è un simbolo di chi ha creduto in Venezia. E’ importante ricordare in modo significativo le persone che si impegnano per la città e le danno tanto. Giancarlo è stato un grande imprenditore, esploratore, paleontologo, studioso. Come lui, sono tante le persone che sperimentano a Venezia e che testimoniano quanto la città sia viva. Il patrimonio non è solo quello storico, naturale che resiste, ma l’attività che si fa tutti i giorni. In questo museo leggiamo il passato, ma per pensare al futuro».
Il Museo Giancarlo Ligabue
Oggi, quando si entra nella prima sala del Museo Giancarlo Ligabue, uno dei più visitati in laguna con i suoi 80.000 visitatori all’anno, si rimane senza fiato.
Al centro della scena, lo scheletro quasi completo di un Ouranosaurus nigeriensis, lungo oltre sette metri, che Ligabue ha deciso di donare alla città al ritorno da una missione di scavo organizzata nel 1973 in Niger Orientale. Durante quell’impresa vennero raccolti un’enorme quantità di fossili. Gli straordinari reperti sono esposti al pubblico dal 1975. E’ in quegli anni che Ligabue iniziò il suo rapporto con il Museo di Storia Naturale.
Nella sezione del Museo dedicata agli “esploratori veneziani, racconti di viaggi, ricerche e spedizioni”, la sua figura è ricordata in una sala a lui dedicata accanto a grandi protagonisti delle ricerche di fine Ottocento – inizi Novecento, come Giovanni Miani e Giuseppe de Reali. La collezione Giancarlo Ligabue conservata nel Museo conta oltre 2000 reperti, frutto di campagne di scavo e spedizioni scientifiche in tutto il mondo. Con il Centro Studi e Ricerche Ligabue da lui istituito, forte di un comitato scientifico internazionale, Giancarlo ha promosso o sostenuto in 40 anni, spesso guidandole direttamente, oltre 130 spedizioni nei diversi continenti.
Un museo per tutti, da vivere
Assieme agli oltre due milioni di reperti esposti, il Museo conserva raccolte zoologiche e botaniche, fossili e minerali, oltre a un’importante collezione etnografica.
Dal 2010 il nuovo percorso espositivo, arricchito da un accattivante allestimento, stimola la conoscenza dei materiali esposti, la fantasia e la curiosità del pubblico di tutte le età. Particolare attenzione viene rivolta alle scuole.
Il Museo propone infatti attività didattiche che si svolgono con continuità durante tutto l’anno e costituiscono un punto di riferimento per gli istituti del territorio. Vengono proposti laboratori, percorsi attivi, visite guidate. Solo nell’ultimo anno il Museo ha accolto più di 400 classi arrivando a coinvolgere quasi 9000 studenti.