Entra in vigore già oggi, 31 dicembre 2021, il decreto legge adottato ieri dal Consiglio dei ministri recante misure urgenti per il contenimento della pandemia che disciplina la quarantena delle persone vaccinate.
Il mini lockdown dei non vaccinati
Dal 10 gennaio 2022, invece, entrerà in vigore anche la stretta per chi non ha il super green pass.
Da quella data, i non vaccinati potranno dunque accedere solo nei negozi e ai servizi essenziali.
Niente più mezzi di trasporto pubblico con tampone, niente eventi o competizioni sportive, niente alberghi, ristoranti, fiere e congressi. Niente impianti di risalita in montagna, piscine, centri benessere e centri culturali.
La circolare del Ministero della Salute
Riguardo le nuove misure della quarantena in relazione alla diffusione della variante omicron, il Ministero della Salute ha anche emanato una circolare che spiega il perché delle misure adottate.
“I primi dati sull’efficacia dei vaccini nei confronti della variante Omicron suggeriscono che la stessa sarebbe in grado di ridurre l’efficacia dei vaccini – rende ufficiale il testo – nei confronti dell’infezione, della trasmissione, e della malattia sintomatica, soprattutto in chi ha completato il ciclo di due dosi da più di 120 giorni. La terza dose riporterebbe tuttavia l’efficacia dei vaccini a livelli comparabili a quelli contro la variante Delta conferendo una buona protezione nei confronti della malattia grave“.
La quarantena dei “super vaccinati”
Per chi quindi ha già effettuato la terza dose, circa 19 milioni di persone in Italia, così come per chi abbia fatto la seconda dose nei 120 giorni precedenti, nel caso ci sia stato un contatto con un positivo e non si abbiano sintomi “non si applica la quarantena ed è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie Ffp2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso. Il periodo di auto-sorveglianza termina al giorno 5.”
In caso di comparsa di sintomi o se si è ancora sintomatici “al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid-19” è previsto l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare.
Per gli operatori sanitari il decreto prevede “tamponi su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato”.
La quarantena dei vaccinati da oltre 4 mesi
Per coloro che sono vaccinati con due dosi da oltre 4 mesi “se sono asintomatici -si legge nel decreto – la quarantena ha durata di 5 giorni, purché al termine di tale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”.
Contatti ad alto e basso rischio
Il decreto, in relazione alla quarantena, differenzia i contatti tra “contatti stretti ad alto rischio” e “contatti a basso rischio”.
Per quanto riguarda questi ultimi, la quarantena non è necessaria nel caso in cui le persone interessate “abbiano indossato sempre le mascherine chirurgiche o Ffp2”. Dovranno però essere mantenute le “comuni precauzioni igienico-sanitarie”.
Quali sono i contatti a basso rischio
Ma quali sono i contatti a basso rischio? Lo spiega la circolare, specificando che “si intende: una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso Covid-19 ad una distanza inferiore ai 2 metri e per meno di 15 minuti; una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) o che ha viaggiato con un caso Covid-19 per meno di 15 minuti”.
Lo sono quindi “tutti i passeggeri e l’equipaggio di un volo in cui era presente un caso Covid-19″ ma non “i passeggeri seduti entro due posti in qualsiasi direzione rispetto al caso Covid-19, i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto, che restano classificati contatti ad alto rischio”.
L’isolamento
In relazione all’isolamento di persone positive, viene stabilito che, qualora si tratti di vaccinati che hanno ricevuto la dose booster (potrebbe esser stata fatta successivamente all’inizio dell’incubazione) o di chi ha fatto la seconda dose nei quattro mesi precedenti, “l’isolamento può esser ridotto da 10 a 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”.
Consuelo Terrin