Gli scienziati australiani dell’University of the Sunshine Coast hanno evidenziato sorprendenti dinamiche sociali di questi volatili
La premessa è doverosa: la gazza australiana appartiene ad una specie diversa rispetto a quella che siamo soliti vedere saltellare negli spazi verdi in Italia.
Tuttavia, quanto a comportamenti, secondo le osservazioni di alcuni scienziati dell’University of the Sunshine Coast, entrambe riescono a lasciare di stucco.
In particolare, in Australia è stato studiata la loro reazione quando i ricercatori hanno provato a testare dei nuovi dispositivi di tracciamento su di loro.
Intelligenti e altruiste
L’obiettivo degli studiosi era quello di scoprire di più sul movimento e le dinamiche sociali di questi intelligentissimi volatili. Per questo, ne hanno dotate alcune di dispositivi di tracciamento all’avanguardia per poterle seguire e qui c’è stata la sorpresa.
Evidentemente infastidite per i piccoli apparecchi Gps hanno iniziato a collaborare tra loro per toglierli non volendone proprio sapere di tenerseli addosso. Aiutandosi a vicenda, le gazze hanno svolto un eccellente lavoro di squadra finché sono riuscite a liberarsene. Un comportamento che ha lasciato letteralmente di stucco gli scienziati tanto che hanno deciso di diffondere la notizia.
«Anche se sappiamo che le gazze sono creature intelligenti e sociali – hanno commentato – è stata la prima volta che hanno mostrato un atteggiamento altruistico verso un altro membro del gruppo senza una ricompensa immediata e tangibile». Gli esperti hanno raccontato che in poche ore sono arrivate a tagliare la piccola imbracatura con il becco aiutandosi volontariamente a vicenda.
In aumento la presenza di gazze in Italia
«L’episodio avvenuto in Australia – commenta Mauro Bon responsabile Ricerca e divulgazione scientifica del Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue di Venezia – pone l’attenzione sull’intelligenza di questi volatili, la loro spiccata socialità e capacità di comunicare».
E’ risaputo e confermato da diversi studi che i corvidi, specie a cui le gazze appartengono, assieme ai pappagalli, hanno diverse interessanti qualità. Alcuni studiosi, proprio per queste, pensano che, quanto a cervello, vengano addirittura dopo l’uomo. In Italia le gazze sono presenti su tutto il territorio peninsulare, in Sicilia e nelle isole e la loro presenza è in crescita. Non le troviamo in Sardegna e Corsica.
«Da una trentina di anni – prosegue Mauro Bon – è facile individuarle anche in città. Questo dipende dalla modifica dell’ambiente e degli stili di vita: la presenza di più aree verdi e cibo anche in spazi urbani fa sì che il loro numero cresca. Hanno una grande capacità di adattamento e comunicano molto tra loro, tuttavia sono abbastanza timide e difficili da avvicinare. Una loro specifica caratteristica è che in caso di pericolo si uniscono nella difesa».
Identikit e abitudini
Le gazze sono uccelli dall’aspetto slanciato, hanno la testa arrotondata e un lungo e forte becco conico. La coda e le ali sono lunghe, le zampe forti, il piumaggio è di colore nero sericeo su testa, parte superiore del petto, dorso, codone, sottocoda, basso ventre e parte piumata delle zampe. Fianchi, area scapolare, una parte del petto e ventre e groppa sono di colore bianco candido. Sono volatili dalla lunghezza di 46-50 cm – dei quali la metà misurati dalla coda – per 161-268 grammi di peso.
L’apertura alare è di 52-62 cm. Hanno abitudini di vita diurne e mostrano rituali sociali complessi che evidenziano la presenza di cognizione sociale, immaginazione, memoria episodica, autoconsapevolezza. Proprio la gazza è tra i pochissimi animali che ha passato con successo il test dello specchio che permette di comprendere se vedendosi riflessa si percepisca come una minaccia o riesca a riconoscersi.
Silvia Bolognini