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Gas. Ripartiti i flussi dalla Russia verso l'Italia

Gas. Ripartiti i flussi dalla Russia verso l'Italia

Gazprom ha ripreso le forniture attraverso l’Austria dopo lo stop di 4 giorni

Da oggi, 5 ottobre 2022, il gas proveniente dalla Russia è tornato a fluire regolarmente verso l’Italia attraverso il gasdotto Tag che raggiunge l’Italia tramite il valico di Tarvisio con l’Austria.

La ripartenza degli approvvigionamenti di metano da parte di Gazprom è stata comunicata da Eni, che ha spiegato come “la ripresa delle forniture è stata resa possibile dalla risoluzione da parte di Eni e delle parti coinvolte dei vincoli che derivano dalla nuova normativa introdotta dalle autorità di regolamentazione austriache”.

Il ritorno del gas russo

Il produttore monopolista di gas russo ha quindi dichiarato in un comunicato ripreso dall’agenzia di stampa Tass di essere riuscito a trovare un accordo sulle forniture con gli acquirenti di gas dall’Italia. L’oggetto del contendere era il “formato di cooperazione tra i cambiamenti normativi in Austria alla fine di settembre”.

“L’operatore austriaco – continua la nota di Gazprom – ha comunicato la sua disponibilità a confermare le nomine di trasporto di Gazprom Export, il che rende possibile la ripresa delle forniture di gas russo attraverso il territorio austriaco”.

I flussi di gas dalla Russia verso l’Italia erano stati sospesi lo scorso 1° ottobre. La motivazione indicata allora da Gazprom era “la dichiarata impossibilità di trasportare il gas attraverso l’Austria”. Le autorità di regolamentazione austriache avevano infatti introdotto nuove regole, entrate in vigore dal mese corrente, con conseguenti vincoli.

Le nuove regole austriache

Nello specifico, l’Austria ha previsto la regola secondo cui il gas non deve più essere trasportato all’interno del Paese di destinazione, come avvenuto fino a fine settembre, ma consegnato dagli operatori internazionali al confine. Inoltre, era stata introdotta la previsione dell’obbligo di versare all’operatore austriaco un deposito cauzionale di garanzia.

Trattandosi di una somma in euro, Gazprom, che tratta il metano solo in rubli, non avrebbe versato questa somma, quantificabile attorno ai 20 milioni di euro (una cifra marginale rispetto al giro di affari di miliardi di euro), portando al blocco immediato dei flussi.

L’importanza del gas russo

Pur avendo drasticamente ridotto, dal 40% al 10%, la quota di gas importata dalla Russia, il metano siberiano resta comunque fondamentale nella strategia italiana in vista dell’inverno, per evitare di arrivare a situazioni di emergenza, sebbene l’Italia abbia superato il 90% degli stoccaggi anche grazie a forniture dall’Algeria triplicate.

L’Agenzia internazionale dell’energia ha infatti ipotizzato stoccaggi ridotti sotto il 20% a febbraio, in caso di stop del gas proveniente da Mosca. E le scorte potrebbero addirittura scendere attorno al 5% in caso di basse forniture di gas naturale liquefatto.

Alberto Minazzi

Un commento su “Gas. Ripartiti i flussi dalla Russia verso l’Italia

  1. Se i contratti di fornitura vengono rispettati a scadenza e monetariamente perché tutti questi tira e molla sul Gas?


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