In questo periodo forse è naturale sognare mete esotiche e spiagge caraibiche. Ma se vi dicessimo che proprio dietro l’angolo ci sono tantissimi spazi verdi dove potersi sedere all’ombra di alberi secolari e rilassarsi in piena libertà? Sono i 200 Parchi e Giardini della Garden Route Italia, universi meravigliosi da scoprire appena arriverà la bella stagione, attraversando l’Italia dalle Alpi al Mediterraneo
Il progetto Garden Route Italia
Ce ne sono di famosissimi, come il Parco Sigurtà a Valeggio sul Mincio, Villa Carlotta a Como, il Giardino di Ninfa a Cisterna di Latina e la Reggia di Caserta. Ma ci sono tante altre perle nascoste a testimonianza della bellezza e dell’integrazione armonica tra natura e paesaggi plasmati dall’uomo. Stiamo parlando dei Parchi e Giardini Italiani che fanno parte della Garden Route Italia, il progetto voluto dall’APGI (Associazione Parchi e Giardini Italiani) che raccoglie in un portale 200 “perle verdi” di cui si vuole rilanciare la fruizione culturale e turistica per il loro alto valore storico, artistico, botanico e paesaggistico.
Trenta itinerari per una vacanza green
Dai giardini esoterici a quelli alpini, dagli orti botanici ai labirinti, fino a quelli della mediterraneità siciliana: c’è davvero l’imbarazzo della scelta nei 30 itinerari proposti dal portale Garden Route Italia. Luoghi che ci accompagnano alla scoperta di specie botaniche provenienti da ogni parte del mondo e inserite armoniosamente in contesti paesaggistici magnificamente conservati, tra architetture antiche e moderne. Il portale è in continuo aggiornamento e molti altri giardini si aggiungeranno ai duecento già presenti sulla base di 5 criteri che valutano tra l’altro l’integrità del rapporto con il contesto paesaggistico e la presenza di standard elevati di accoglienza, di accessibilità e dei servizi offerti.
Sulle orme di Goethe
Ve lo ricordate Goethe e il suo “Viaggio in Italia”? Nei suoi due anni di girovagare per il nostro Bel Paese, lo scrittore tedesco resta ammirato da monumenti, opere d’arte ma anche dai tanti paradisi verdi che incontra da nord a sud. Ed è questo il fil rouge dell’itinerario “Sulle Orme di Goethe”, un viaggio alla scoperta delle bellezze naturalistiche raccontate nel suo famoso diario: dall’Orto Botanico di Padova, patrimonio UNESCO, con la sua varietà di piante sconosciute, tra cui la famosa palma nana del 1585, ai Giardini di Villa Doria Pamphili di Roma, fino al Parco del Real Sito di Capodimonte a Napoli.
Giardini d’autore del ‘900
Un altro interessante itinerario della Garden Route Italia è quello dedicato ai giardini e ai parchi progettati nel Novecento. Come l’Oasi Zegna, a Valdilana di Biella, in Piemonte. Un complesso nato dalla visione dell’industriale Ermenegildo Zegna, che negli anni ‘30 del secolo scorso volle creare “non un giardino, non un parco, ma un eccezionale percorso che offre paesaggi sempre diversi, tra valli, santuari, soste gastronomiche, boschi, torrenti, fioriture”. O ancora la Scarzuola a Montegabbione di Terni, in Umbria, dove l’architetto Tommaso Buzzi ha voluto realizzare il proprio sogno di città ideale, un “compendio di arte dei giardini, un trattato di architettura fantastica, un percorso di iniziazione verso la conoscenza della propria anima”.
Garden tourism
Quello che all’estero è conosciuto col nome di “garden tourism” in Italia è il cosiddetto “andar per parchi e giardini”, una forma di turismo che nel nostro Paese ha fatto un po’ di fatica ad affermarsi.
Ma dallo scorso anno, complice purtroppo la pandemia, gli italiani hanno riscoperto in massa le bellezze vicino a casa e si sono riappropriati di spazi verdi poco noti se non addirittura sconosciuti. Così parchi, giardini e orti inseriti nei loro contesti originari come ville, dimore storiche e castelli stanno riscuotendo sempre più successo.
Luisa Quinto