Circa 1.700 presenze alle Gallerie dell’Accademia nella prima settimana di riapertura. Un portale online per integrare l’offerta di spettacoli dal vivo ai tempi del distanziamento sociale (in attesa della riapertura degli spazi fisici fissata per il 15 giugno). Il mondo della cultura è ripartito, dopo il lungo stop per il coronavirus. Tra idee innovative e risposta del pubblico, che dimostra nei fatti anche la sua voglia di arte e spettacolo.
All’Accademia, 1.100 presenze in un solo weekend
Da martedì 26 a domenica 31 maggio, le Gallerie dell’Accademia hanno fatto registrare 1.700 visitatori. Di questi, ben 1.102 hanno staccato il tagliando d’ingresso al museo nel solo weekend, il primo dalla riapertura.
Un dato tutt’altro che scontato, se si pensa che l’emergenza non è ancora finita e soprattutto che, tranne alcuni casi limitati, non sono ancora possibili gli spostamenti tra regioni. “È un risultato importante – conferma il direttore, Giulio Manieri Elia, che ha accolto in prima persona i visitatori all’interno delle sale espositive – per Venezia, il Veneto e il Paese. È la luce dell’arte e della cultura che torna ad accendersi in una fase così delicata”.
Questi giorni hanno dunque rinsaldato il legame delle Gallerie con il territorio, con molte persone arrivate da Padova, Treviso e Vicenza. Dalla “Tempesta” del Giorgione ai quadri di Tintoretto, Bellini, Veronese, Tiziano e Carpaccio, la collezione propone infatti una serie di famose opere d’arte espressione della città e dell’intero Veneto.
Promozioni e orari
Con la riapertura, le Gallerie dell’Accademia hanno dunque potuto iniziare a programmare anche il futuro. Nell’occasione, è stata lanciata l’iniziativa della nuova tessera annuale, che, al costo di 40 euro, garantisce un accesso preferenziale e illimitato alle collezioni permanenti. In più, i titolari possono godere di alcuni benefits, come la riduzione da 12 a 7 euro del costo del biglietto per un accompagnatore, inviti a lectures e uno sconto del 15% su tutti i prodotti del nuovo bookshop.
Ovviamente, anche le Gallerie si sono adeguate alle misure che garantiscono la sicurezza sanitaria dei visitatori. Oltre all’obbligo della mascherina, all’uso del termoscanner e al rispetto della distanza interpersonale di 2 metri, l’accesso, ad esempio, è contingentato fino a un massimo di 130 persone contemporaneamente. Il museo è aperto dalle 8.15 alle 19.15, tutti i giorni da martedì a domenica.
Myarteven.it, un portale online per lo spettacolo veneto
Passando allo spettacolo, da lunedì 1 giugno è online “Myarteven.it”, la nuova piattaforma online lanciata dal circuito teatrale del Veneto. Ogni giorno, Arteven propone, anche su Spotify, una serie di video e podcast per consentire agli appassionati, anche a teatri chiusi, di vivere l’emozione degli spettacoli dal vivo: prosa, danza, musica e circo contemporaneo. Una nuova modalità di fruizione dello spettacolo, pensata per i tempi del distanziamento sociale, che però tornerà utile anche dopo il ritorno alla normalità, per integrare l’offerta live. Il principale target di riferimento è infatti il pubblico giovane, che potrà in questo modo avvicinarsi a queste tipologie di spettacolo.
Il portale è suddiviso in due macroaree: “Lezioni spettacolo” e “Radiodrammi”. Per godere dello spettacolo, in forma video o audio, sarà sufficiente a questo punto semplicemente cliccare su “play”, senza la necessità di alcun tipo di registrazione. “Non vogliamo certo sostituire lo spettacolo dal vivo – spiega il presidente di Arteven, Massimo Zuin – ma arrivare a un vasto pubblico di utenti con proposte di spessore culturale pensate appositamente per il web”.
Lezioni spettacolo e radiodrammi
Le lezioni spettacolo si inseriscono nel solco del progetto di divulgazione culturale rivolto agli studenti delle superiori avviato da Arteven fin dal 2003. Da allora, sono stati coinvolti 91.400 studenti e 2.860 insegnanti, per un totale di 1.400 lezioni portate nelle scuole. In tempi di didattica a distanza, questo strumento di approfondimento approda dunque sul web, potendo tornare utile anche durante il prossimo anno scolastico, riguardo a cui non c’è la certezza di poter entrare fisicamente nelle scuole con queste tipologie di corsi. Per il nuovo progetto, sono state realizzate appositamente 6 lezioni da un gruppo di artisti professionisti.
Anche per la seconda macroarea è improprio parlare di “teatro online”. È infatti quello della radio, il linguaggio scelto da Arteven per rispondere all’esigenza di un “teatro portatile”. Alle compagnie venete è stato così chiesto di riscrivere un classico in forma di radiodramma, adattandolo alle modalità di ascolto in podcast. Sarà in altri termini possibile ascoltare uno spettacolo teatrale anche in riva al mare o facendo jogging. E gli autori e i titoli scelti sono di grande impatto: da Shakespeare (“Il mercante di Venezia”) a Pirandello (“Enrico IV”), da “Cime tempestose” di Emily Bronte a Dostoevskij e Strindberg e Valentin, anche in questo caso l’offerta di Arteven si articola su 6 proposte diverse.