Un’oasi immersa nel verde che soprattutto con la bella stagione invita a trascorrere qualche ora in relax. Forte Marghera è il più antico e maestoso complesso del campo Trincerato di Mestre.
Furono gli austriaci durante la loro prima dominazione ad iniziarne la costruzione agli inizi del XIX secolo e i francesi lo portarono a termine.
Forse non tutti lo sanno ma si tratta del primo esempio di fortificazione per la difesa di Venezia e del suo arsenale dagli attacchi via terra. Occupa un’area di circa 30 ettari dove è possibile scoprire parte della nostra storia.
Ci sono la splendida baia con le Casermette Napoleoniche, le ex polveriere francese e austriaca e tanta natura. Forte Marghera sta diventando sempre più un luogo simbolo della terraferma veneziana che si sta riqualificando grazie a molti interventi sui suoi edifici e i suoi spazi. Ultima in ordine di tempo, l’approvazione del progetto definitivo di recupero dell’edificio 29.
Edificio 29: un nuovo spazio espositivo
La struttura sarà completamente ricostruita visto che dell’edificio sono rimasti oggi solo i muri perimetrali. L’intervento finanziato dal MIBACT, per un importo di 1,8 milioni di euro, rientra nello stanziamento complessivo di 7 milioni che riguarda la riqualificazione delle Casermette Napoleoniche i cui lavori si concluderanno entro maggio.
“E’ previsto il rifacimento completo della copertura a capanna – spiega il presidente di Insula S.p.A. Nicola Picco – realizzando le strutture con carpenteria metallica e falde elevate sui 22 pilastri esistenti ai quali se ne aggiungono dieci in acciaio. Le murature, così come le fondazioni, saranno rinforzate con l’applicazione sul lato esterno di fasce in fibra e barre di acciaio per migliorare la connessione con i pilastri adiacenti.
All’interno dell’edificio lo spazio sarà mantenuto unitario per favorire la massima flessibilità organizzava nell’utilizzo espositivo – museale. Saranno perimetrali solo i locali di servizio e i servizi igienici, accessibili anche dall’esterno. Anche la dotazione impiantistica è studiata per garantire la massima funzionalità e adattabilità ai futuri percorsi espositivi.
Il recupero dell’edificio 29 comprende la realizzazione del collegamento con l’adiacente 30, già precedentemente ristrutturato, che ospita esposizioni temporanee”.
La rinascita di Forte Marghera
Negli spazi del Forte militare ottocentesco sono intanto in fase di completamento le opere di urbanizzazione che riguardano l’illuminazione, le fognature, la realizzazione delle reti elettriche e di telefonia, l’asfaltatura dei vialetti e la manutenzione dei ponti d’accesso.
“In questi anni – precisa l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Venezia Francesca Zaccariotto – sono stati investiti più di 15 milioni di euro per riqualificare Forte Marghera e renderlo uno spazio attrattivo per i cittadini e chiunque voglia visitarlo. Una cifra significativa finanziata dal MIBACT con l’obiettivo di recuperare gli edifici per i quali si privilegia un utilizzo a fini espositivi e museali. Oggi questo spazio sta ritornando a vivere e si sta arricchendo di iniziative e mostre grazie all’impegno di molte associazioni ed enti tra i quali Muve e la Biennale di Venezia”.
A oggi sono già stati rimessi a nuovo gli edifici 53 vicino all’ingresso del Forte e l’edificio 1, di maggior pregio storico. Alla sua base c’è infatti il ponte cinquecentesco, unica testimonianza ancora esistente dell’antico borgo medioevale di Marghera, sotto il quale scorreva un ramo del Marzenego prima di confluire nel canale Osellino verso Campalto.
Completamente restaurati anche l’edificio 28 che ospita le attività degli Scout e il 34 dove ci sono i servizi igienici pubblici. A questo si aggiunge la realizzazione del nuovo ponte a cavallo del canal Salso e del percorso ciclo pedonale che unisce via Torino e il Parco di San Giuliano passando proprio per Forte Marghera.