E’ stato selezionato tra le 10 meraviglie italiane dal concorso “Il parco più bello d’Italia”.
Un tesoro nascosto tra le tante meraviglie di Venezia che, trattandosi di un “capolavoro verde”, rappresenta un unicum.
Per la prima volta, in occasione della riapertura della Fondazione Cini, sull’isola di San Giorgio Maggiore, sarà possibile visitarlo.
Il Labirinto Borges, inaugurato nel 2011, entra infatti negli itinerari con cui, dopo la chiusura imposta dall’emergenza sanitaria, la Fondazione si propone al pubblico.
A partire dal 26 giugno, quindi, sarà possibile prenotare una visita guidata per gruppi di non più di 15 persone.
I 2300 metri quadrati riempiti da oltre tremila piante di bosso alte circa 90 cm non rappresentano la sola attrattiva dei lunghi weekend (venerdì/sabato/domenica) della Fondazione.
Tra le novità degli itinerari risulta anche il progetto Vatican Chapels: una visita esperienziale, accompagnata dalla colonna sonora appositamente realizzata per questo percorso alla scoperta delle Cappelle Vaticane realizzate in occasione della Biennale Architettura 2018 nel bosco della Fondazione.
Il Labirinto di Borges
Si trova vicino alla celebre Basilica di Andrea Palladio e al complesso benedettino (il più antico monastero della laguna secondo la leggenda) dove, dal 1951 ha sede la Fondazione Giorgio Cini.
Il primo itinerario, che prevede la visita del Labirinto, include nel tour anche il Chiostro del Palladio, il Chiostro dei Buora e il Cenacolo Palladiano.
Il labirinto fu progettato in onore del celebre scrittore argentino Jorge Francisco Isidoro Luis Borges dall’architetto Randoll Coate.
Nel percorso, lungo poco più di un chilometro, si colgono gli oggetti simbolici cari allo scrittore argentino e presenti in molte sue opere come gli specchi, due clessidre, il bastone, la tigre, un enorme punto di domanda e le iniziali della vedova, Maria Kodama.
Vatican Chapels alla Fondazione Cini
Il secondo itinerario rappresenta un excursus tra i luoghi della spiritualità contemporanea.
Le installazioni, dieci “cappelle” realizzate nel 2018 per il Padiglione della Santa Sede alla Mostra internazionale di Architettura da 10 artisti di diversi Paesi, sono distribuite nel parco dell’isola di San Giorgio.
Isolate, sono collocate nella grande metafora del bosco come simbolo del peregrinare della vita come tappe di spiritualità diverse che conducono a una riflessione comune.
Molto interessante!!!