Gli studi di Cna e ConfAlberghi: il prossimo mese, decisa crescita dei numeri dei vacanzieri che raggiungono l’Italia da oltre frontiera
Quello del 2024, sarà un agosto all’insegna dei turisti stranieri.
Nel mese tradizionalmente dedicato alle ferie, a far segnare i numeri più interessanti per il comparto turistico saranno infatti i viaggiatori provenienti da oltre frontiera.
Il trend, già evidenziato da precedenti analisi, viene ora confermato da 2 nuovi studi, pubblicate da Cna Turismo e Commercio e Associazione italiana Confindustria Alberghi
Turisti stranieri: un giro d’affari da 6,5 miliardi
Secondo l’indagine di Cna, pubblicata in anteprima dall’agenzia Ansa, il complessivo giro d’affari generato dai flussi turistici stranieri in Italia il prossimo mese supererà i 6,5 miliardi di euro grazie ai circa 39 milioni di pernottamenti attesi. Un dato, quest’ultimo, in crescita del +7,5% rispetto al 2023 e ancor più marcato rispetto al periodo pre-pandemia. Se, su base annua, l’incremento sarà di 2,7 milioni, confrontato con il 2019 arriva a 4,7 milioni.
A scegliere l’Italia, continua l’indagine, saranno per il 70% viaggiatori provenienti dall’Europa, con una top ten che, nell’ordine, vede Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Svezia, Olanda, Polonia, Austria e Belgio. Si registra però anche un vero e proprio boom di turisti statunitensi, con una forte crescita anche di brasiliani, canadesi, australiani, giapponesi, cinesi, sud-coreani e turisti provenienti da vicino ed estremo Oriente. Sul fronte della sistemazione, leggera preferenza infine per l’extra-alberghiero.
Tutti al mare!
L’analisi di ConfAlberghi si sofferma invece sui diversi comparti, segnalando una crescita del mare: del +1,5% tra i turisti italiani e del +6,3% per gli stranieri, con tedeschi, svizzeri e francesi ai primi 3 posti. Nelle località marine, a oggi sono già prenotate l’85% delle camere, con la settimana di ferragosto che ha raggiunto il tutto esaurito.
“Il costante interesse da parte del turismo internazionale anche verso le destinazioni balneari – commenta Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Confindustria Alberghi – può rappresentare un valido stimolo per far crescere i mesi spalla”. “Se ben gestito – prosegue Colaiacovo – il fenomeno può contribuire ad allungare la stagione e favorire una ridistribuzione sostenibile dei flussi nei periodi in cui la domanda è fisiologicamente più bassa”.
La clientela straniera, però, sembra guardare meno alle città d’arte, non compensando il calo di prenotazioni degli italiani: solo le prime 2 settimane di agosto sono in linea con il 2023. Tra le performance migliori, quelle di Venezia (occupazione camere al 72% dall’1 al 15 agosto e al 65% nelle 3 settimane successive) e Roma (70% nella prima decade, 60% poi).
Alberto Minazzi