Le celebrazioni per i 1600 anni della fondazione della Città di Venezia partono subito con un grande evento.
Martedì 8 settembre, alle 20.30, l’orchestra e il coro del Teatro La Fenice tornano infatti a esibirsi sul palcoscenico più suggestivo: Piazza San Marco.
400 residenti nel territorio comunale avranno l’occasione di essere estratti per assistere gratuitamente alla serata.
Un sorteggio per 200 inviti
Dalle 12 di mercoledì 2 settembre alle 23 di giovedì 3 sarà attivo online (al link: https://www.comune.venezia.it/it/eventi-speciali/registrazione/concerto-fenice-settembre-2020) il modulo da compilare per partecipare all’estrazione di venerdì 4. Questa sarà effettuata utilizzando un software gestito da Venis SpA.
Sono messi in palio 200 inviti validi per 2 persone. I sorteggiati riceveranno la comunicazione dell’avvenuta assegnazione degli inviti tramite un’e-mail. E anche i biglietti, in formato elettronico, saranno inviati all’indirizzo indicato in fase di registrazione. «Destinando 400 posti ai residenti – ha spiegato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro – potremo festeggiare insieme questo evento fortemente simbolico.
Un contingente di biglietti-invito sarà riservato agli abbonati del Teatro La Fenice. In questo caso, la richiesta, fino ad esaurimento dei posti disponibili, va effettuata tramite registrazione sul sito www.teatrolafenice.it.
La Fenice in Piazza San Marco
Il programma della serata “La Fenice in Piazza San Marco” è disponibile online sul sito https://www.teatrolafenice.it/event/la-fenice-in-piazza-san-marco/. L’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice saranno diretti da Daniele Callegari e Riccardo Frizza, con Claudio Marino Moretti come maestro del Coro. Il soprano sarà Claudia Pavone e il tenore Piero Pretti.
A comporre il programma brani da Verdi, Rossini e Puccini. Si comincia con la “Sinfonia” dal Nabucco, seguita da “Gli arredi festivi giù cadano infranti”, tratta dalla stessa opera. Sempre da Verdi, “Si ridesti il leon di Castiglia” (Ernani), “Chi del gitano i giorni abbella?” (Il trovatore) e “Oh signore dal tetto natio” (I lombardi alla prima crociata).
Dopo un passaggio di Rossini (la “Sinfonia” de La gazza ladra), si torna a Verdi (la “Sinfonia” de I vespri siciliani) e poi Puccini (“Nessun dorma” dalla Turandot) e di nuovo Rossini (la “Sinfonia” de L’italiana in Algeri). Nuovamente Giuseppe Verdi sarà il protagonista del gran finale con 3 brani da La Traviata (“Noi siamo zingarelle”, “Di Madride noi siam mattatori” e “Sempre libera degg’io”), il notissimo “Va’ pensiero sull’ali dorate” del Nabucco e infine, sempre da La Traviata, l’altrettanto conosciuto “Libiam ne’ lieti calici”.