I dati del “Dossier Viminale”: reati in crescita nell’ultimo anno, ma ancora non ai livelli pre-Covid
Dal 1° agosto 2021 al 31 luglio 2022, in Italia, 125 donne sono morte a causa di un femminicidio. In pratica, 1 ogni 3 giorni.
È uno dei dati più preoccupanti che emergono dal “Dossier Viminale”, presentato come ogni anno dal Ministero degli Interni il giorno di Ferragosto, nell’ambito della riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Ma l’intero quadro relativo alla sicurezza nel nostro Paese fa segnare una ripresa nell’ultimo anno del 12,8% di tutti i reati, dagli omicidi a rapine e furti e non solo, pur non essendo ancora tornati ai livelli del 2019, prima dell’esplosione dell’emergenza pandemica.
“Anche quest’anno – sottolinea l’introduzione del rapporto – incidono le limitazioni e i divieti previsti per far fronte all’emergenza sanitaria e contenere la diffusione del Covid-19. I dati risentono, altresì, sul fronte del fenomeno migratorio, delle conseguenze connesse alla situazione in Afghanistan e al conflitto russo–ucraino”.
I femminicidi
L’incremento dei femminicidi è stato, sia pur di poco, superiore alla media di tutti i reati, con un +15,7% nel confronto su base annua. Nello stesso periodo tra il 2020 e il 2021 il dato si era attestato a quota 108.
I 125 femminicidi dell’ultimo anno sono stati inoltre il 39,2% di tutti gli omicidi volontari commessi in Italia. Le donne sono state uccise prevalentemente in ambito familiare o affettivo (108 casi) e in 68 casi l’omicida è stato il partner o l’ex partner.
Sono invece in calo le denunce per stalking, passate da 18.653 a 15.817, e i provvedimenti di allontanamento (361 rispetto a 414). Su questo fronte, però, aumentano gli ammonimenti del questore, che sono stati 3.100 (da 2.565), di cui 1.640 per violenza domestica (432 in più).
Il quadro generale della delittuosità
Pur con il già segnalato aumento del 12,8% rispetto al 2021, i reati commessi nel nostro Paese sono inferiori del 9,4% rispetto al 2019. Numericamente, si è passati dai 2.338.073 del periodo precedente alla pandemia, ai 2.116.479 dell’ultimo anno, mentre lo scorso anno erano stati 1.875.038.
Nel dettaglio, gli omicidi sono passati negli ultimi 12 mesi da 276 a 319 (di cui 36 attribuibili alla criminalità organizzata, di più dei 13 del 2021 ma anche dei 28 del 2019), anche in questo caso sotto i 334 del 2019. Quanto alle rapine, le 24.644 riportate dall’ultimo report avvicinano le 25.588 del periodo pre-Covid e fanno segnare un significativo incremento rispetto alle 19.975 del 2021.
E i furti tornano ad avvicinarsi al milione (902.014), quota ampiamente superata nell’ultimo anno prima della pandemia (1.117.855), ma ben distante (730.061) l’anno scorso. In crescita, su base annua, aumentano anche le persone denunciate in stato di arresto (149.608, poco meno di 3 mila in più), mentre diminuiscono quelle denunciate in stato di libertà (632.47 contro 680.568).
Cybersicurezza e migranti: aumenti significativi
Tra gli incrementi più rilevanti segnalati, il +78,5% degli attacchi informatici (8.814 rispetto ai 4.938 del 2021). Sono 258 (+50) i contenuti web oscurati, con un aumento anche dei siti presenti nella black list (2.595), delle perquisizioni (1.386) e degli arrestati (150), mentre diminuiscono i denunciati (1.212).
In decisa crescita anche il dato dei migranti: dall’inizio dell’anno all’11 agosto, ne sono sbarcati sul nostro territorio 45.664 (+40,36%), tra cui 6.070 minori non accompagnati (+8,3%). La Libia, con 24.809 persone (54,3% del totale), è il Paese da cui è arrivata la maggioranza dei migranti, che sono per il 20,5% cittadini tunisini.
Nello stesso arco di tempo, sono aumentati (del 41,24%) anche gli scafisti arrestati, esattamente 137. Al 10 agosto 2022, i migranti accolti in Italia sono 95.184, il 23,9% in più rispetto alla stessa data del 2021.
Emergenza-Ucraina e incendi
Il Dossier Viminale, pubblicato ogni anno, offre un quadro riassuntivo delle attività e delle iniziative di tutte le componenti del Ministero dell’Interno, affrontando il tema della sicurezza (intesa come safety e security) anche attraverso il confronto delle variazioni percentuali, dove possibile, con l’analogo periodo (1 agosto-31 luglio) dell’anno precedente.
Tra gli argomenti di stretta attualità, spicca il boom delle richieste di asilo presentate da cittadini ucraini. Nell’ultimo anno sono state 2.653, con 149.321 permessi di protezione temporanea a cittadini in fuga dalla guerra in Ucraina rilasciati al 31 luglio. I cittadini ucraini nel circuito di accoglienza sono 14.354.
Un’altra emergenza che l’Italia sta fronteggiando è quella degli incendi. I Vigili del Fuoco hanno effettuato nell’ultimo anno 970.869 interventi, di cui 292.962 per incendi ed esplosioni (+36%) e 132.256 (+27%) per incendi di vegetazione.
Alberto Minazzi