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Farmacia dei servizi: da giugno, in Veneto ecg e holter gratis

Farmacia dei servizi: da giugno, in Veneto ecg e holter gratis

L’iniziativa dei presìdi sanitari di prossimità pronta a ripartire con l’aggiunta di nuovi servizi, come gli screening su ipertensione e colesterolo

Andare in farmacia con una semplice “ricetta bianca”, rilasciata dal medico di famiglia o da uno specialista, ed effettuare gratuitamente, grazie alla telemedicina, un elettrocardiogramma (ecg), un holter cardiaco o un holter pressorio.
Dopo l’approvazione dei progetti da parte della Regione con l’apposito decreto del 15 maggio 2024, da giugno i cittadini del Veneto potranno usufruire anche di questa opportunità, avviata per la prima volta in via sperimentale, nell’ambito della cosiddetta “farmacia dei servizi”, che si arricchisce così di nuove attività.
“Siamo in fase di raccolta delle adesioni – fa il punto Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto – ma possiamo stimare che saranno circa 6-700 le farmacie, su tutto il territorio che effettueranno le attività, che progressivamente prenderanno il via in diversi scaglioni a partire dal mese di giugno”.

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I progetti della “farmacia dei servizi” in Veneto nel 2024

Bellon chiarisce sùbito che “le singole farmacie avranno facoltà di effettuare solo una parte dei servizi previsti nel decreto, anche sulla base della disponibilità degli spazi”.
L’esempio che il presidente di Federfarma Veneto porta al riguardo, è proprio quello della telecardiologia, uno dei più richiesti.
“È un servizio – spiega – che richiede spazio, tra la necessità di un lettino e di un locale che garantisca la privacy, per cui non tutte le farmacie saranno in grado di erogarlo. Ben diverso il discorso, per esempio, per lo screening sull’ipertensione, per il quale è sufficiente un tavolino e dunque sarà molto più diffuso”.
Grazie al finanziamento con fondi statali, ammontanti per il Veneto a complessivi quasi 2,3 milioni di euro, a ogni paziente sarà garantita, nelle farmacie che aderiranno previa comunicazione a Ulss e Federfarma provinciale, la gratuità della prima prestazione per ognuna delle diverse tipologie previste dal protocollo.

Televisite generiche e specialistiche

Che, oltre all’ecg e agli holter, comprendono anche le televisite generiche e specialistiche, gli screening di ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia (che vanno ad aggiungersi a quello sul diabete) non note e i monitoraggi dell’aderenza alle terapie farmacologiche nei pazienti con diabete di tipo 2 e Bpco.
I servizi di telemedicina, che al momento, precisa Federfarma Veneto, sono partiti solo nell’Ulss 7 Pedemontana, sono rivolti a cittadini maggiorenni.
Attraverso l’uso di un device portatile, la televisita generica consentirà verifiche per esempio su tossi, bronchiti e dermatiti.
Quella specifica, coordinata con l’Ulss, servirà in ambito cardiologico, otorinolaringoiatrico e dermatologico.

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Le farmacie come primo presidio di assistenza territoriale

L’evoluzione delle farmacie tradizionali verso le nuove “farmacie dei servizi” ne ha ampliato il ruolo all’interno della sanità, attraverso lo svolgimento sul territorio di un’attività diretta nell’ambito delle cure primarie come primo presidio di assistenza, anche per favorire la deospedalizzazione.
Un progetto che compie 15 anni dalla prima previsione a livello normativo del 2009, con la prima sperimentazione, in Piemonte, Lazio e Puglia, risalente al 2018, seguita nel 2019 da quella in Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia e nel 2020 in Veneto, Umbria e Campania.

“La farmacia dei servizi – commenta il presidente di Federfarma Veneto – sta partendo a macchie di leopardo un po’ in tutta Italia, anche se noi siamo al momento quelli che hanno avviato il servizio più ampio. L’obiettivo ultimo è quello di contribuire anche a ridurre le liste d’attesa, per esempio in cardiologia”.
Per quest’anno, prosegue Bellon, si è ancora in fase sperimentale, ma già si guarda avanti in prospettiva. “La nostra speranza è che già nel 2025 queste attività entrino tra quelle in convenzione, venendo equiparate a tutti gli effetti al servizio di presidio pubblico e potendo così sfruttare fondi regionali dedicati”.
Del resto, “la farmacia, come presidio sanitario di prossimità, offrendo consulenze gratuite e senza appuntamento ha ricevuto una risposta positiva, attraverso servizi abbastanza snelli per intercettare persone che normalmente hanno difficoltà nell’accedere a un laboratorio medico per ricevere supporto”.

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I risultati raggiunti con screening e monitoraggi

Da queste considerazioni è partita così l’idea di implementare quest’anno gli screening, affiancando quelli sul profilo lipidico e sull’ipertensione all’attività in tal senso svolta lo scorso anno per il diabete non noto, che, afferma il presidente di Federfarma, “è piaciuta molto alla gente”.
“In Veneto – illustra a riguardo – su poco meno di 5 milioni di abitanti ci sono 300 mila diabetici e si stima che a questi si debba aggiungere un altro 30% che non ha consapevolezza in merito. Per questo, sottoponiamo gli utenti a un questionario gratuito per evidenziare potenziali predisposizioni al diabete”.

In questo caso, le farmacie dei servizi offrono una misurazione gratuita della glicemia, inviando poi il paziente dal medico curante. Attraverso il monitoraggio di patologie ampiamente diffuse, i farmacisti contribuiscono dunque allo svolgimento di attività di prevenzione secondaria.
Altrettanto importanti risultano anche i monitoraggi dell’aderenza alle terapie, che sono stati riproposti anche quest’anno.
“La maggior parte delle persone – spiega Bellon – non assume regolarmente i farmaci prescritti per vari motivi, per esempio perché sono troppi o per paura degli effetti collaterali”.
Ancora, il problema riguarda gli anziani, che spesso si confondono, o la non intuitività delle modalità di assunzione di certi farmaci, come quelli per asma e Bpco, che sono proposti sotto forma di polveri inalatorie. “Il questionario – conclude il presidente – ci consente di capire se viene assunto correttamente un farmaco che, altrimenti, perde la sua efficacia”.

Alberto Minazzi

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