L’Expo universale di Dubai aprirà al pubblico a ottobre ma l’Italia ha già inaugurato il suo padiglione dedicato al tema della bellezza. Una struttura che combinando natura e tecnologia, per essere sicura e Covid free.
Il padiglione si estende su una superficie di 3500 metri quadrati, è alto circa 27 metri ed è circondato da una tenda di corde ignifughe, prodotte con plastica riciclata, che servirà come sistema di ombreggiamento naturale, consentendo l’ingresso della ventilazione naturale.
La struttura del padiglione Italia è curata a livello architettonico da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria e pone l’attenzione sulla sostenibilità e i materiali provenienti da ricerca avanzata: organici, circolari e assolutamente Made in Italy. Uno sguardo verso il mondo che verrà.
Il tema è quello della “Bellezza che unisce le persone”, ma il concetto di bellezza è intrinsecamente collegato a competenza e innovazione.
All’interno del padiglione italiano, oltre ad una riproduzione a grandezza naturale del David di Donatello, tanti prodotti innovativi di aziende italiane come Tolo Green, che con un progetto innovativo riutilizza e converte l’anidride carbonica in ossigeno. Come? utilizzando microalghe che così facendo riducono l’impatto ambientale dell’anidride carbonica, maggior responsabile dell’effetto serra. Una vera e propria coltivazione intensiva di alghe si estende per oltre 300 mq migliorano la qualità dell’aria lungo il percorso dei visitatori. Seguendole, si arriva a una delle principali attrazioni espositive della struttura: il Belvedere.
L’acqua del Padiglione sarà purificata da piante scelte dal Cnr e sarà possibile interagire anche da casa:un’opportunità per studenti, ricercatori ma anche persone comuni.