Il conto alla rovescia dell’ultimo mese, dopo il rinvio di un anno dovuto alla pandemia, è iniziato.
Dall’1 ottobre 2021 parte Expo 2020 Dubai, la prima Esposizione Universale della storia a essere ospitata da un Paese arabo. Sei mesi, fino al 31 marzo 2022, dedicati al tema “Connettere le menti, generare il futuro”, in cui l’Italia darà un decisivo contributo al confronto tra i rappresentanti dei Paesi presenti per ragionare insieme su idee e progetti per il mondo di domani.
Padiglione Italia: “La Bellezza unisce le Persone”
Già il claim scelto per il Padiglione Italia, “La Bellezza unisce le Persone” riassume al meglio quelle che saranno le linee di fondo di un programma, ricco di eventi e contenuti, in cui l’intero nostro Paese si racconterà al mondo.
Il percorso espositivo, presentato in anteprima sul portale del Padiglione, intende sottolineare, a partire dalle innovative installazioni, l’attenzione italiana all’innovazione e alla sostenibilità.
Nei 3500 metri quadri della struttura, disegnata da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria, spicca la riproduzione in resina, in scala naturale, del David di Michelangelo. Uno dei tanti elementi di promozione del “Made in Italy” che potranno aiutare anche ad attrarre investimenti esteri e flussi turistici.
Le sfide-chiave per il pianeta
Nel corso dei 6 mesi di Expo saranno proposti centinaia di eventi, organizzati sulla base di 10 format, il cui racconto è già online sul sito e sui canali social del Commissariato della partecipazione italiana grazie ai video realizzati da oltre 70 giovani volontari di 48 univeristà. Nel programma stati coinvolti i territori, con 70 partner tra istituzioni politiche, scientifiche e culturali, 15 Regioni, 50 imprese sponsor e 30 università.
Forum multilaterali e dialoghi di alto livello per analizzare le sfide-chiave dell’Agenda 2030, indicando soluzioni per generare crescita, innovazione e collaborazione internazionale. L’Italia sarà inoltre al centro del “Programme for People & Planet”, dedicato alle nuove sfide: dal futuro dell’alimentazione alla parità di genere, dal dialogo interreligioso e interculturale ai cambiamenti climatici.
Il cambiamento climatico e Venezia
“Cambiamento climatico e Biodiversità” è proprio l’argomento al centro della prima delle 3 settimane tematiche di Expo 2020 Dubai, in calendario già a inizio ottobre.
Il Padiglione Italia declinerà il tema con un focus dedicato a Venezia, vista come laboratorio locale e modello internazionale per il contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici e la promozione di processi innovativi di transizione ambientale, innovazione culturale e sociale.
In questo contesto, il 3 ottobre sarà anche lanciata sulla piattaforma globale di Expo la candidatura di Venezia a Capitale mondiale della sostenibilità.
“È un riconoscimento – sottolinea il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro – a un percorso che convintamente stiamo portando avanti, con azioni concrete, perché siamo in prima linea a subire gli effetti dei cambiamenti climatici. Venezia che celebra i 1600 anni dalla fondazione è un laboratorio di tradizione e innovazione.
È dalla sostenibilità che dobbiamo infatti ripartire e dobbiamo dare le risposte a quei ragazzi che ci chiedono di fare qualcosa di concreto per la salvaguardia dell’ambiente e per la creazione di nuove opportunità di lavoro. Questa candidatura è un progetto ambizioso. Vogliamo mettere a disposizione del mondo intero il nostro bagaglio di esperienze e di sperimentazione. È il momento di agire. E Venezia, la più antica città del futuro, è pronta a dare il proprio contributo in questa grande sfida per ripartire in armonia con l’ambiente”.
Cultura e formazione nell’Expo italiana
Un ruolo fondamentale, nel programma italiano a Expo 2020 Dubai, è riservato alla cultura.
A partire dal trailer, realizzato dal regista Gabriele Salvatores nelle 15 regioni partecipanti, che riassume e racconta le bellezze artistiche e paesaggistiche insieme alle eccelleze del saper fare di artigiani e aziende manifatturiere.
Nel corso dei 6 mesi sono poi previste le presenze di numerosi artisti italiani, che si esibiranno a Dubai.
Tra i grandi nomi di musica, teatro, arte e danza coinvolti, spiccano quelli di Riccardo Muti, Roberto Bolle, Nicola Piovani, Paolo Fresu, Francesco De Gregori e Tosca.
Quanto al cinema, l’Anica curerà al Padiglione Italia la rassegna “Notti d’autore”, in cui ogni settimana sarà proposto un film selezionato nel patrimonio nazionale, classico e contemporaneo. E non mancherà un ricco palinsesto di iniziative formative e laboratoriali, in formato analogico, digitale e ibrido, dedicate a scuole, università, docenti e visitatori di tutto il mondo. In particolare, il Padiglione Italia ospiterà vere e proprie maratone di co-progettazione in cui gruppi di studenti, appartenenti a scuole e Paesi differenti, si confronteranno per ideare e proporre soluzioni innovative sulle grandi sfide dello sviluppo sostenibile.
La app
Per Expo 2020 Dubai, infine, è stata creata anche una app, scaricabile gratuitamente su Apple Store e Google Play.
Oltre a una serie di informazioni pratiche essenziali e la possibilità di prenotare la visita al Padiglione Italia, l’applicazione offre già anche una prima visione dei principali eventi che l’Italia ha organizzato per i sei mesi dell’Expo. E consentirà di guidare la visita, sia in presenza che in forma virtuale, orientando il visitatore nel percorso all’interno del Padiglione.
Alberto Minazzi
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