Una regione bianca, sei gialle, tre rosse, due arancione rafforzato e otto regioni arancioni. E’ questa la fotografia odierna dell’Italia, anche se non si escludono, a breve, misure ancora più restrittive sulla base dei dati del contagio e sulle pressanti raccomandazioni lanciate dal Cts.
Un’Italia sempre più “scura”
L’avevano detto tutti che presto la situazione sarebbe peggiorata, complici soprattutto le cosiddette varianti “inglese” e “brasiliana”. Così nel giro di poche settimane gli italiani si ritrovano a dover fare i conti con nuove restrizioni: il Veneto e il Friuli Venezia Giulia passano dal giallo all’arancione, la Campania diventa rossa, la Lombardia “arancione rafforzato” mentre l’unica a vestire la “maglia bianca” è la Sardegna, con meno di 50 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti.
Il piano vaccinale in Italia
Purtroppo la vaccinazione procede a rilento e al 7 marzo le dosi consegnate risultano pari a 6.542.260 (tra Pfizer, Moderna e AstraZenaca), di cui somministrate 5.417.618 (3.765.647 di prime dosi e un totale di 1.652.031 persone vaccinate con prima e seconda dose). Ricordiamo che per essere considerati “vaccinati” servono due dosi a distanza di 21 giorni per Pfizer, 28 per Moderna, da 78 a 84 giorni per Astrazeneca.
La buona notizia
C’è comunque una buona notizia ed è quella delle “evidenze scientifiche” che affermano che il vaccino AstraZeneca è efficace per tutte le fasce generazionali. In tal senso, tra oggi e domani il Ministero della Salute emanerà una circolare che darà il via libera alla somministrazione di Astrazeneca agli over 65. Per il vaccino russo Sputnik, già utilizzato nella Repubblica di San Marino, si dovranno invece attendere le verifiche dell’Ema e dell’Aifa.
Scuola
Se in Sardegna, unica regione bianca, sono aperte tutte le scuole di ogni ordine e grado, non è così nel resto dell’Italia. Perchè purtroppo, nelle restanti 19 regioni da oggi sono circa 6 i milioni di studenti che seguono le lezioni con la didattica a distanza (DAD). E’ peraltro quasi scontato che nei prossimi giorni il numero aumenterà visto che la curva dei contagi non accenna a diminuire e la campagna vaccinale procede a rilento. La gestione delle aperture degli istituti scolastici è comunque piuttosto confusionaria, a prescindere dal colore assegnato.
Fondazione Gimbe: presto 9 alunni su 10 in DAD
Così ad esempio la Calabria, regione gialla, ha chiuso tutte le scuole malgrado un’incidenza dei contagi bassa mentre in Trentino, arancione, le scuole rimangono aperte malgrado l’incidenza alta.
Nell’arancione Friuli Venezia Giulia sono chiuse tutte le medie e le superiori, non così in Veneto dove la situazione viene valutata giorno dopo giorno sulla base dei dati epidemiologici.
Dai dati elaborati dalla Fondazione Gimbe si calcola che il numero di alunni costretti alla didattica a distanza toccherà presto i 7,6 milioni su 8,5 milioni di alunni iscritti: vale a dire che nove ragazzi su dieci seguiranno le lezioni da casa.
Scuola, cosa dice il DPCM del 6 marzo
Il Dpcm firmato da Mario Draghi stabilisce che le scuole di ogni ordine e grado restino chiuse nelle zone rosse. Quindi, dalle scuole dell’infanzia alle superiori, tutti gli alunni dovranno seguire le lezioni in DAD, eccetto la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Per le regioni arancioni, “arancione scuro” e gialle il DPCM lascia ai governatori alcuni margini di discrezionalità per la sospensione della didattica in presenza. Nelle regioni “bianche”, per adesso soltanto la Sardegna, sono aperte tutte le scuole.
Passaporti vaccinali
Che estate sarà quella del 2021? Ci potremo muovere liberamente all’interno dei confini europei in completa sicurezza? Con il “Digital Green Pass” sì, anche se rimangono molti nodi da sciogliere sul fronte della tutela della privacy. Si tratta del cosiddetto “passaporto vaccinale” che l’Unione Europea sta mettendo a punto anche per rilanciare il turismo, uno dei settori più colpiti dalla pandemia.
Le informazioni del Digital Green Pass
Il Digital Green Pass dovrebbe attestare che una persona è stata vaccinata contro il Covid-19; informare sui risultati dei tamponi per chi non è stato invece vaccinato; informare su chi è guarito dal Covid-19 ed è immunizzato.
In Sardegna con il passaporto
Intanto in Italia da metà marzo tutti i cittadini del Lazio che sono stati vaccinati potranno scaricare online una certificazione, mentre in Veneto già da alcuni anni esiste una App che traccia le vaccinazioni ma che dovrà essere implementata specificatamente per il Covid così da poter fungere da passaporto vaccinale. E’ comunque la Sardegna, attualmente l’unica regione bianca, a essersi mossa in anticipo anche in previsione delle prossime vacanze estive. Sempre che non venga impugnata dal prossimo Consiglio dei Ministri, da oggi è in vigore l’ordinanza che impone a tutti quelli che arrivano sull’isola (via mare o via aerea) di avere un certificato di vaccinazione o in alternativa aver effettuato un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti alla partenza. O ancora si può effettuare un tampone all’arrivo oppure rispettare obbligo di isolamento fiduciario di 10 giorni.
Luisa Quinto