Le anticipazioni del piano che sarà presentato alla Commissione la prossima settimana. Con i nuovi contatori, stop all’uso contemporaneo di due elettrodomestici
Quando accenderemo la lavatrice, dovranno restare spenti forno e lavastoviglie. Condizionatore e phon non potranno essere messi in funzione insieme.
Al momento è solo un’ipotesi, sul nostro prossimo futuro. Ma un’ipotesi comunque fondata e che molto presto potrebbe diventare realtà nel piano che approderà in tempi brevissimi in Commissione Europea.
In calendario c’è già la data del 14 settembre. Domani, quindi, a Strasburgo, ci sarà la riunione per stilare i programmi da sottoporre ai Paesi membri.
Il piano, stando alle anticipazioni sulle bozze circolate nelle ultime ore, punta sul razionamento delle forniture abbassando la potenza messa a disposizione nelle fasce orari più critiche per tagliare i consumi.
In tal senso, per affrontare la stagione fredda minimizzando le conseguenze della crisi energetica, l’Unione si sta concentrando in particolare sull’elettricità. Perché, con i moderni contatori intelligenti, risulta molto più semplice contenere da remoto l’erogazione di corrente nei momenti della giornata in cui è più elevata la richiesta di energia.
Verso il piano europeo di razionamento dell’elettricità
Nel documento che sarà presentato alla Commissione dovrebbe quindi entrare anche la norma che impone ai Paesi membri di limitare, tra le 8 e le 19, quando ci sono i picchi di utilizzo, la quantità di elettricità messa a disposizione dell’utenza.
Una misura che, attraverso il risparmio di energia (si punta a un 5%-10% mensile), avrebbe il doppio effetto di abbassare le bollette, ma anche di limitare il consumo di gas, che è ancora in molti Stati europei la materia prima più usata (in Italia si stima una percentuale attorno al 40%) per produrre elettricità.
E che evita di creare disparità di trattamento tra le famiglie che hanno un riscaldamento centralizzato, per le quali si può astrattamente pensare all’imposizione di un obbligo in capo agli amministratori di condominio, e quelle con riscaldamento autonomo, che hanno maggiore autonomia e sono più difficilmente controllabili.
Le conseguenze del razionamento
In concreto, se e quando entrerà in vigore la norma ipotizzata, nelle fasce di più alta richiesta non sarà più possibile tenere accesi contemporaneamente (pur con deroghe per i dispositivi salvavita) 2 elettrodomestici. E non solo per gli utenti con contratti rientranti nelle fasce di potenza più basse: la necessità di adattarsi sarà richiesta a tutti.
Al tempo stesso, però, l’Europa dovrà decidere quanta autonomia sull’applicazione della norma lasciare ai singoli Stati, visto che gli orari di picco sono diversi e potrebbe non essere necessario applicarla per tutte e 11 le ore ma solo per 3 o 4.
L’effettiva impossibilità di utilizzare gli elettrodomestici insieme dipenderà anche dalla classe energetica degli stessi. Il disagio per l’utenza, comunque, appare evidente. Tant’è che l’Unione nazionale consumatori, commentando le anticipazioni, ha sottolineato come, in caso di abbassamento della potenza, sarebbe corretto prevedere ristori in bolletta per quelle famiglie che pagano per avere a disposizione una maggior disponibilità di kilowatt-ora rispetto ai 2,5 a cui ci si potrebbe adesso uniformare.
Gli “smart metering”, i contatori intelligenti
A consentire la messa in pratica di queste misure, senza la necessità di prevedere sanzioni o controlli a tappeto, sono i contatori di moderna generazione. Da qualche anno, in tutta Europa, è iniziata la sostituzione di quelli vecchi con i cosiddetti “smart metering”, cioè i contatori digitali intelligenti che, interagendo direttamente con l’operatore, permettono anche di regolare le forniture. Al riguardo, il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha però sollevato qualche dubbio, visto che non tutti i cittadini europei, al momento, sono dotati di questo tipo di contatori.
Alberto Minazzi