Saranno visibili per diversi giorni del mese con un picco massimo nella notte tra il 4 e il 5 di questo mese
Tutti pronti con il naso all’insù a rimirar le stelle? L’appuntamento per questo fine settimana è di quelli da non perdere, per gli appassionati di astrologia. Nella notte tra il 4 e 5 maggio infatti si verificherà il picco massimo di visibilità delle Eta Aquaridi, le stelle cadenti di primavera. Puntuali come ogni anno, non mancheranno di dare spettacolo nella volta celeste. Perciò, aguzzate la vista per individuarne il maggior numero possibile.
Lo sciame sismico già attivo da aprile
Il nome Eta Aquaridi deriva dal punto dal quale dovrebbero nascere, situato nei pressi dell’omonima stella Eta Aquarii, nella costellazione dell’Acquario. Si tratta in realtà dei resti della Cometa di Halley, che passa nel sistema solare ogni 76 anni. Nel suo transito lascia dietro di sé uno sciame di detriti, che la Terra attraversa ogni anno proprio in questo periodo, precisamente la seconda settimana di maggio, dando vita a uno spettacolo senza pari.
Quando si parla di stelle cadenti si parla tecnicamente di sciami meteorici, vale a dire gruppi di piccole meteore, detriti di qualche millimetro, che entrano nell’atmosfera terrestre. In pratica sono briciole prodotte dalla disgregazione di corpi minori del Sistema Solare, spesso asteroidi ma talvolta anche comete chiamati corpi progenitori.
Il corpo progenitore delle Eta Aquaridi è la cometa di Halley, una delle più famose della storia. Lo sciame meteorico è già attivo dallo scorso 15 aprile e proseguirà fino al 17 maggio, tuttavia darà il meglio di sé nella notte tra il 4 e 5 maggio. Per ammirarle non sono necessarie strumentazioni particolari e in presenza di cieli sereni la loro osservazione sarà possibile a occhio nudo.
Come avvistare le Eta Aquaridi
Come per le altre stelle cadenti, le migliori posizioni per l’osservazione sono lontane dalle fonti luminose cittadine, rivolgendo lo sguardo verso la parte più alta della costellazione dell’Acquario. Si consiglia di ammirarle prima dell’alba, senza il chiarore della luna e lasciando qualche minuto di tempo agli occhi per abituarsi all’oscurità. Non mancano dunque le premesse per uno spettacolo emozionante.
Le Eta Aquaridi 2024 raggiungeranno il loro picco quando la Luna sarà ormai prossima al Novilunio, quindi con un minimo di luce lunare nel cielo notturno, il 14%. L’evento, una pioggia di stelle cadenti, può regalare un massimo di 30 meteore all’ora nell’emisfero boreale che potrebbero essere ancora di più per l’influenza gravitazionale di Giove.