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Eroi silenziosi: Mattarella premia 31 storie di coraggio e solidarietà

Eroi silenziosi: Mattarella premia 31 storie di coraggio e solidarietà
Palazzo del Quirinale

Dal salvataggio di vite alla lotta per i diritti, dall’inclusione sociale al volontariato: ecco chi sono i nuovi insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Cerimonia il 26 febbraio

Sono nostri vicini di casa o colleghi di lavoro, uomini e donne della nostra quotidianità la cui vita ha però qualcosa di straordinario. Per una situazione in cui si sono ritrovati casualmente, per valori, scelte.
In un presente in cui polemiche ed esempi negativi purtroppo si moltiplicano, non mancano anche tante persone che ci possono ancora rendere orgogliosi di appartenere a questo popolo.
Eroi silenziosi che rappresentano l’Italia dell’impegno civile, della dedizione al bene comune e dei valori repubblicani.

Le 31 nuove onorificenze

Casi “numerosissimi nel nostro Paese”, come sottolinea il comunicato del Quirinale, annunciando le 31 onorificenze al merito della Repubblica Italiana conferite, motu proprio, da Sergio Mattarella.
Esempi, individuati dal presidente della Repubblica, di cittadine cittadini che si sono distinti per le loro attività o per atti di eroismo.
Persone comuni, che riceveranno il riconoscimento al Palazzo del Quirinale nella cerimonia fissata per mercoledì 26 febbraio 2025 alle 11.30. Le attività premiate sono diverse. Si va da quelle volte a favorire il dialogo tra i popoli, al contrasto alla violenza di genere, dall’imprenditoria etica, all’impegno attivo anche in presenza di disabilità.
Ma anche attività che aiutano le persone detenute in carcere, favoriscono l’inclusione sociale e il diritto alla salute o contrassegnate da solidarietà o dalla scelta di una vita nel volontariato. Sono invece 3 i tipi di onorificenze: cavalieri, ufficiali e commendatori.

I nuovi cavalieri

Nella prima categoria rientrano Giovanni Arras (29 anni, sofferente dalla nascita di paralisi cerebrale) e Giuseppina Sgandurra (49, responsabile del progetto per lo sviluppo di strumenti clinici volti a facilitare la diagnosi di questo problema in età infantile), Daniele Mauro (51), autore di iniziative di cura dei soggetti più fragili della società e Massimiliano Parrella (47), che prosegue l’opera di don Calabria, aiutando le persone più povere e sofferenti.

eroi

 

C’è anche Chiara Ciavatta (50), che, dopo le numerose richieste ricevute sul suo blog, ha deciso di dedicarsi quotidianamente alle problematiche dei disturbi alimentari, istituendo il Centro MondoSole. O Carmine Falanga (47), presidente della cooperativa Idee in fuga, “per la sua attività volta a creare una sinergia tra le mura del carcere e le imprese”, come spiega la motivazione.

I più giovani neo cavalieri sono Antonio Stellato (23 anni) e Domenica Turi (24), agenti di polizia che, liberi dal servizio, hanno praticato manovre salvavita a un bambino di 7 anni estratto privo di sensi da una piscina. E Marta Russo (24), che, dalla sua carrozzina, si definisce “influencer dell’accessibilità” per il suo impegno alla rimozione delle barriere architettoniche.

Gli altri (giovani) cavalieri e i commendatori

Giovanissimi neo-cavalieri sono anche Nicolas Marzolino (27), che ha riportato conseguenze invalidanti per lo scoppio di una bomba non esplosa e porta nelle scuole la sua testimonianza di pace, Angela Isaac (28), che ha salvato un uomo nell’alluvione di Catania del 19 ottobre 2024 e Federico Vanelli (33), che ha tratto in salvo un ragazzino che stava annegando nell’Adda.

La meno giovane tra le persone individuate dal presidente è Vittoria Tognozzi, 87 anni, testimone dell’eccidio nazista di Fucecchio, che racconta nelle scuole. E’ commendatore al merito come Livia Cecconetto (80), premiata per la sua lunga attività di volontariato, al fianco della Croce Rossa, “anche a favore delle mamme e bambini migranti che arrivano nell’isola di Lampedusa”.

Gli ultimi due neo-commendatori sono Carlo Pulcino (72), carabiniere in congedo che ha salvato una donna dall’aggressione di un uomo, e Adolfo Tundo (73), “per la sua azione volta a sostenere il valore degli anziani come risorsa sociale”, attraverso il loro coinvolgimento in progetti di natura culturale e formativa.

Gli ufficiali al merito

L’elenco più lungo è quello dei nuovi ufficiali al merito. Ci sono l’imprenditore Pietro Barteselli (52 anni), che ha prolungato per il tempo della malattia l’impiego di un lavoratore assunto in forma temporanea; Paola Benini (55), che offre aiuto alla formazione e lavoro ai ragazzi con difficoltà di apprendimento; Adriano Blundo (53), poliziotto che, libero dal servizio, ha salvato una donna coinvolta in un incidente stradale.

Ancora, l’alpinista Marco Camandona (54), che ha istituito in Nepal con la moglie un orfanotrofio attraverso i fondi raccolti per le scalate, erogando anche borse di studio; Marisa Coccato (69), che si dedica al sostegno dei giovani pazienti malati di rene, dopo aver perso per questa causa il figlio Stefano a 18 anni; Elena De Filippo (61), che si dedica all’accoglienza e all’integrazione degli immigrati.

E poi Maria Trapanese (63), attiva nella formazione professionale di ragazzi con sindrome di Down e lievi deficit intellettivi; Anselmo Sanguanini (64), che idea biciclette per persone con disabilità o difficoltà di deambulazione; Tarcisio Senzacqua (63), che ha anticipato i soldi per un intervento chirurgico d’urgenza a un ingegnere tirocinante del Congo; Carlo Stasolla (59), per il supporto a persone e gruppi in condizione di estrema segregazione e discriminazione.

Infine, Cristiana Poggio e Dario Odifreddi (62 e 63 anni), che hanno creato un punto di aggregazione e conoscenza dei possibili impieghi per i giovani; Alberto Punzo (64 anni), che ha messo a disposizione dei detenuti la sua esperienza di regista e attore di teatro; Giorgio Zancan e Luisa Mondella (58 e 54), che hanno istituito una fondazione per aiutare bambini e ragazzi con leucemia dopo aver perso in giovanissima età il figlio Alessandro Maria.

Alberto Minazzi

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