Il suo nome di battaglia lo ricordano oggi in pochi. Sono passati d’altra parte 75 anni dalla sua morte. Era la notte tra il 5 e il 6 febbraio 1945 quando il giovane partigiano Erminio Ferretto fu ucciso in un casolare di Bonisiolo, a Mogliano Veneto. Aveva solo 29 anni, di cui già molti passati in guerra e in prigionia. E’ a lui che Mestre ha intitolato la sua Piazza principale. Al “Venexian”, come lo chiamavano i compagni di battaglia.
Erminio Ferretto
Nato a Mestre nel 1915, cresciuto a Carpenedo, dove ha iniziato a lavorare giovanissimo come garzone in un negozio di via San Donà, emigrò appena ventunenne in Spagna. Si arruolò infatti nelle Brigate Internazionali durante la guerra civile ma venne catturato in Francia ed estradato in Italia, dove scontò la prigionia a Ventotene fino alla caduta del fascismo.
Durante la Repubblica di Salò si arruolò nuovamente e organizzò la lotta partigiana tra le montagne del bellunese. E’ qui che gli fu dato come nome di battaglia “Venexian”. Faceva allora parte della formazione “Tino Frediani”, poi della “Mazzini” e infine del battaglione “Mestre”. Con i rastrellamenti tedeschi del 1944 tornò in città a comando del battaglione Felisati. Destino volle che la notte del 5 febbraio 1945 le Brigate Nere lo sorprendessero in un casolare a Bonisiolo di Mogliano Veneto. Lì venne ucciso con una carica di mitra.
La cerimonia di commemorazione del 75° anniversario dalla morte si terrà il 6 febbraio davanti al cippo dedicato a Erminio Ferretto a Bonisolo, dov’è morto. Promossa congiuntamente da Comune di Venezia, di Mogliano e di Marcon, prevede la deposizione di una corona d’alloro. Saranno presenti, con le delegazioni delle rispettive Amministrazioni comunali, anche le sezioni Anpi di Mogliano, Mestre e Marcon.
Piazza Ferretto
A Erminio Ferretto è stata intitolata la Piazza di Mestre, che in origine si chiamava Piazza Grande o Maggiore e che nel 1900 diventò Piazza Umberto I, in memoria di Re Umberto I di Savoia, assassinato quell’anno a Monza. Proprio quella che negli anni 1937-42, secondo il piano dell’ingegner Antonio Rosso, al quale erano stati affidati gli interventi per la “nuova Mestre”, doveva ispirarsi alle nuove città che il regime stava edificando attorno a Roma. Piazza Ferretto, con la sua torre civica merlata, il Duomo, l’antico orologio e l’ex cinema Excelsior, prima sala cinematografica in Italia, è diventata nel tempo il salotto di Mestre. Un tempo vi si svolgeva anche il mercato bisettimanale, ora spostato in Piazzetta Coin, e l’annuale fiera di San Michele, il patrono di Mestre. Sempre più trafficata da vetture, autobus e filobus tra gli anni ’60 e ’80, nel 1985 è diventata pedonale.
Il cuore della città
Ristrutturata nel 1997 in chiave moderna su progetto dell’architetto Guido Zordan e interessata da recenti interventi, oggi Piazza Ferretto è più che mai il cuore della città.
Nei suoi spazi ospita eventi importanti come il vicino Carnival Street Show, la sfilata delle macchine d’epoca, la Maratonina, il Festival Show e molti altri.
La sua torre civica, costruita per volere dei Collalto nel XIII secolo e viva testimonianza dell’antica fortezza, dal maggio scorso è stata riaperta al pubblico. Vi si allestiscono mostre, visite guidate e laboratori per le scuole, in modo che le nuove generazioni possano conoscere meglio la propria città.
L’antica città murata
La torre civica faceva originariamente parte del sistema difensivo della città murata.
Al suo interno c’è l’antico orologio, inserito nel 1573 e ricostruito tra il 1826 e il 1828 dai due mastri orologiai trevigiani Giovanni Fiorentin e Giuseppe Negrato.
Dal 1861 al 1877 fu soggetto a continui interventi di manutenzione, affidati all’orologiaio mestrino Geremia Crivellaro. Il meccanismo fu sostituito nel 1877 con una nuova macchina fornita dall’orologiaio di Udine Francesco Ceschiutti. Che, nonostante un intervento di modifica effettuato nel 1902 (e poi rimosso nel 1909), ha segnato l’ora fino al 1992.
Rimasto infine silenzioso per quasi 30 anni, l’orologio di Piazza Ferretto è tornato a battere le ore il 31 ottobre 2019.
Bellissime ed interessantissime queste immagini e schede he ci fanno avvicinare alla nostra storia ed al nostro vivere. Darei a questo punto un’idea. Una bella ed utile idea. Porre in Piazza Ferretto una scheda di tipo storico illustrativo della Piazza e della sua intitolazione. Sarebbe un grande onore per Erminio Ferretto e la sua toccante storia.