Lo Stato di New York dichiara la malattia trasmessa dalle zanzare “minaccia imminente per la salute pubblica” dopo il primo decesso dal 2015
Dopo Nipah, in India, l’alert arriva per l’encefalite equina orientale nello Stato di New York.
I due virus sono già conosciuti, ed endemici nelle rispettive zone, ma che sono balzati nelle ultime giornate al centro delle cronache in seguito ad alcuni decessi. Tragici eventi che hanno invitato le autorità a far scattare l’allerta, riportando inoltre al centro dell’attenzione la pericolosità delle zanzare.
Questi insetti sono infatti gli animali più letali al mondo per l’uomo, con un numero di decessi che viene stimato attorno a 800 mila ogni anno, ma con una tendenza all’aumento.
In particolare, tra le 3 mila specie di zanzare, le più pericolose sono le Aedes (che trasmettono, tra le altre malattie, dengue, la cui diffusione nel 2024 è quasi raddoppiata rispetto al 2023, e zika), le Culex (West Nile) e le Anopheles (unici vettori della malaria).
L’allerta per l’encefalite equina negli Usa
L’evento che ha portato la governatrice di New York, Kathy Hochul, a dichiarare l’encefalite equina orientale “una minaccia imminente per la salute pubblica, è stata la morte di una persona della contea di Ulster, lungo il fiume Hudson, a cui era stato diagnosticato il contagio il 20 settembre. Si tratta infatti del primo caso umano registrato nello Stato americano dal 2015.
L’invito rivolto ai cittadini dalle autorità newyorkesi, che hanno anche attivato più agenzie statali e rafforzato il coordinamento tra funzionari locali e statali, è stato dunque quello di seguire attentamente le raccomandazioni sui comportamenti da tenere per ridurre il rischio di contrarre una patologia trasmessa dalle zanzare infette.
La campagna di sensibilizzazione suggerisce a tal fine l’uso di spray repellenti e vestiti protettivi per chi si reca in parchi e zone verdi.
Gli alert precedenti nel Massachusetts e nel New Hampshire
Il provvedimento di New York non è comunque il primo di quest’anno negli Stati Uniti relativo all’encefalite equina orientale.
Già a fine agosto una decina di città del Massachusetts (dove è ricomparso nel 2024 un caso a distanza di soli 4 anni, rispetto alla media precedente di 10-20 anni) avevano infatti introdotto alcuni divieti, fino al coprifuoco volontario, sconsigliando di stare all’aperto all’alba e al tramonto, quando è più probabile essere punti da una zanzara.
Negli Usa, dove i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) definiscono questa malattia rara, con pochi casi annui, soprattutto negli Stati orientali o della costa del Golfo, quest’estate, il 27 agosto, era stato già registrato un altro decesso, nel New Hampshire, con casi di contagio riportati dai Cdc in Massachusetts, New Jersey, Rhode Island, Vermont e Wisconsin.
Encefalite equina orientale: tutto quello che c’è da sapere
Descritta per la prima volta nel 1830 nei cavalli, l’encefalite equina orientale è una malattia virale, rara ma grave.
Nella maggioranza dei casi, dopo la puntura della zanzara nella persona colpita non si verificano sintomi, ma il virus può attaccare il sistema immunitario e provocare un’infiammazione del cervello.
La mortalità, che si presenta in genere dopo un periodo da 2 a 10 giorni, è pari al 30%: 1 su 3.
Ma anche chi supera la malattia può riportare danni neurologici permanenti.
Il virus, secondo la letteratura scientifica, è più comune tra la tarda primavera e l’inizio dell’autunno, con un picco estivo.
Non è trasmissibile da uomo a uomo o da animale a uomo e, a correre il maggior rischio di contagio (che comunque può colpire tutti) sono gli under 15 e gli over 50. Legati all’età e ad altre condizioni di salute sono anche i sintomi, che compaiono normalmente dopo un periodo di incubazione tra 4 e 10 giorni dalla puntura dell’insetto.
Quali sono i sintomi
La malattia si manifesta con brividi, febbre, diarrea, dolori muscolari e articolari e, nei casi più gravi di infiammazione del cervello, che si presentano nel 5% dei casi, possono aggiungersi mal di testa improvvisi, vomito, confusione, sonnolenza e perdita di appetito. Specie nelle persone più a rischio, come anziani, bambini o immunodepressi, le successive manifestazioni possono includere senso di disorientamento, convulsioni e paralisi, fino al coma.
Fondamentale la prevenzione, ovvero la protezione dalle punture delle zanzare (indossando abiti coprenti, utilizzando repellenti e zanzariere, evitando i ristagni d’acqua come quelli nei sottovasi), non esistendo attualmente in commercio un vaccino per l’uomo, mentre è già stato sviluppato quello per i cavalli.
Per alleviare i sintomi è consigliato di riposarsi, bere molta acqua e assumere antidolorifici, mentre nei casi più gravi è necessario il ricovero in ospedale.
Alberto Minazzi