Cosa si deve sapere per eleggere il nuovo governo
Gli italiani si apprestano a recarsi alle urne.
Le elezioni politiche 2022 porteranno alla nascita del primo Parlamento ridotto a 600 eletti :400 alla Camera e 200 al Senato.
Altra novità di questa tornata elettorale riguarda la scelta dei candidati a Palazzo Madama: a votare i senatori, per la prima volta, saranno anche i diciottenni.
Il post Draghi ha aperto molte falle e ha ridefinito lo scenario politico riportando alle storiche contrapposizioni destra e sinistra, con la nascita formale di un terzo polo.
Ma è rimasta la vecchia, per molti versi controversa, legge elettorale: la Rosatellum.
Come si vota
Ci saranno di nuovo, quindi collegi uninominali e plurinominali.
I primi (147 per la Camera e 74 per il Senato) prevedono che a vincere sia il candidato che, in un unico turno, prende più voti.
Sono stati i collegi più ambiti, perché in grado di garantire la riuscita.
Nei plurinominali, invece, come prevede la legge elettorale, resta il sistema proporzionale.
In questo caso, i partiti, con le loro liste di candidati, dovranno ottenere almeno il 3% (soglia di sbarramento) e i seggi che otterranno dipenderanno dalle preferenze ottenute.
Due schede, il candidato uninominale e la lista dei candidati ai collegi plurinominali
Per l’elettore questo significa che, a fronte delle due schede (una rosa, per la Camera e l’altra gialla, per il Senato) dovrà guardare nei riquadri in alto il nome del candidato uninominale, che guida la lista.
Di fianco ci saranno anche i nomi dei candidati proporzionali ma per questi non si potrà esprimere una preferenza.
Segnando il nome del candidato uninominale, il voto va all’intera lista.
Ma non è detto che i candidati che ne fanno parte “passino” automaticamente perché chi guida la coalizione, di fatto, può essere a capo di più liste.
In questo caso, il voto viene ripartito in modo proporzionale ai voti ottenuti nel collegio.
Per evitare che i voti del proprio partito vadano suddivisi tra i simboli dell’intera lista, l’elettore può scegliere di barrare esclusivamente il simbolo del proprio schieramento.
Non toglierà per questo il voto al candidato uninominale, che lo otterrà automaticamente.
E’ possibile anche barrare entrambi: simbolo e candidato uninominale.
Il voto disgiunto (preferenza per un candidato nominale e simbolo di un partito diverso) non è previsto, quindi risulterebbe nullo.
Elezioni 2022: cosa si deve sapere
Si vota domenica 25 settembre, dalle ore 7:00 alle 23:00, ognuno nel proprio comune di residenza.
Ai seggi ci si dovrà presentare muniti di documento di identità (vale anche se è scaduto) e la propria tessera elettorale.
Ai neo elettori maggiorenni questa dovrebbe esser arrivata via posta, così come a coloro che hanno fatto un cambio di residenza.
Chi non l’avesse ricevuta o l’avesse smarrita, può richiederla, fino allo stesso 25 settembre, all’ufficio elettorale del proprio Comune di residenza.
Consuelo Terrin