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È Natale: facciamo una partita di Scarabeo?

È Natale: facciamo una partita di Scarabeo?

La ricerca di Solitaire.net: i grandi classici battono i giochi moderni nelle ricerche online. E a Castelfranco Veneto si punta sul “divertimento in scatola” per riscoprire la voglia di incontrarsi

Albero e presepe, festoni e luninarie? Molti li hanno già fatti. Regali e cibi per cenoni e pranzi? Natale arriva esattamente tra 2 settimane: chi non ha ancora provveduto, ha ancora un po’ di tempo, a disposizione.

Manca qualcosa, per l’organizzazione di una festa in famiglia perfetta? Certo: serve anche un gioco da tavolo, in molti casi da rispolverare dal fondo dell’armadio proprio per l’occasione.

Ma quale gioco? La tombola è il grande classico. Ma non è la sola alternativa. Perché, anche nell’era del digitale, gli italiani continuano ad amare i giochi in scatola, siano essi quelli tradizionali o i più innovativi.

E, come testimonia l’iniziativa organizzata a Castelfranco Veneto, trovarsi per una sfida attorno a un tavolo, e non davanti a uno schermo, può essere l’occasione buona per riprendere una socializzazione faccia a faccia e non virtuale.

Scarabeo: il più cercato dagli italiani

Ma quali sono i giochi più amati dagli italiani? Pur parlando di prodotti “fisici”, una possibile cartina di tornasole, nel terzo millennio, la forniscono comunque le ricerche effettuate in rete. Ed è proprio basandosi sui dati di Google che Solitaire.net ha realizzato uno studio in tal senso (https://solitaire.net/it/articles/giochi-da-tavolo-e-carte-preferiti).

Negli ultimi anni, con una spinta che non si è fermata nemmeno dopo la fine delle restrizioni pandemiche, le carte e i giochi in scatola sono del resto tornati decisamente in auge nelle case italiane. Un trend che i termini inseriti sul popolare motore di ricerca online confermano essere trainato proprio dai giochi più classici e intramontabili.

Nel 2024, così, al primo posto, con 27.100 ricerche mensili, c’è Scarabeo, la variante (con piccole modifiche al regolamento) italiana, risalente alla fine degli anni ’50 dello scorso secolo, dello Scrabble inventato nel 1938 a New York, nel bel mezzo della grande depressione, dall’architetto disoccupato Alfred Mosher Butts.

A completare il podio sono altri 2 superclassici, appaiati a 18.100 ricerche. Ovvero Risiko, anche in questo caso versione italiana, del 1968 (con titolo mutuato da quella tedesca e regole che mixano quelle delle edizioni europee), dell’originale “Risk”. E “Uno”, primo tra i giochi di carte, basato su giochi tradizionali ma creato in questa forma negli Usa nel 1971.

Giochi da tavolo, tra tradizione e innovazione

Ancor più antico è il gioco quarto per numero di ricerche (14.800): il Monopoli fu pubblicato per la prima volta in Italia nel 1936, dopo la sua creazione, a inizio secolo, sempre negli Stati Uniti, con il titolo originale di “Monopoly” (che dunque taglia ogni dubbio, rimandando al concetto economico di “monopolio” e non all’omonima città pugliese).

Non c’è solo tradizione, però, in questa classifica. Con lo stesso numero di ricerche di Monopoli e Lupus in fabula (una delle varianti del gioco conosciuto anche come “Mafia”), il gioco da tavolo moderno più ricercato su Google è risultato “Exploding kittens”, party game che riproduce, con le carte, lo schema della roulette russa.

Proseguendo nello scorrimento della classifica, condividono il numero di ricerche (12.100) giochi di diverse generazioni, ma che si basano entrambi sulla capacità verbale o di narrazione come il classico Taboo, che aiuta ad affinare il lessico, e il nuovo Dixit, che unisce l’approccio visivo e creativo.

Ma i giochi da tavolo inseriti in questa classifica sono in grado di stimolare le più varie capacità mentali: dall’intuito del detective nel classico Cluedo e nel moderno Sherlock Holmes Consulente Investigativo, alla cultura generale di Trivial Pursuit, dalla capacità grafica di Pictionary a quella strategica del nuovo Secret Hitler.

Quando riqualificazione e socialità passano attraverso i giochi

Ognuno con le proprie peculiarità e caratteristiche, tutti i giochi da tavolo possono però essere accomunati da un aspetto: favoriscono una sana socialità. Ed è proprio in questa prospettiva che a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, è nato il gruppo informale “Il Richiamo dei Giochi”, che si ritrova ogni giovedì sera, alle 21, in pieno centro.

Dall’iniziale nucleo di amici, il gruppo è cresciuto e ora mette a disposizione circa 200 giochi nelle stanze di “Spazio 31”, nuovo luogo di aggregazione in cui attivare dinamiche sociali. L’iniziativa richiama infatti ai tavoli decine di appassionati, che possono così trovarsi e conoscersi trascorrendo una serata in compagnia tra carte e giochi di ruolo e strategia.

“Il gioco da tavolo – spiegano i volontari del gruppo – è molto più di un semplice passatempo: è un ponte che unisce le persone. Che si tratti di sconosciuti, amici di lunga data o familiari, intorno a un tavolo si creano legami. In un’epoca in cui spesso siamo distanti, il gioco ci offre l’occasione di guardarci negli occhi, ascoltarci e riscoprire la gioia dello stare insieme”.

L’iniziativa è inserita nel progetto di riqualificazione degli spazi del palazzo storico già occupato dalla Fondazione Morello, ente di formazione musicale, promosso dalla Cooperativa Castel Monte Onlus. Stilata una convenzione per gestire gli spazi in comodato gratuito, la progettazione e direzione dei lavori è stata affidata a 593 Studio.

Alberto Minazzi

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Tag:  giochi