Quattro studenti su dieci tra i 15 e 19 anni hanno assunto almeno una volta una sostanza psicoattiva illegale
Le tragiche vicende di cronaca che si susseguono con frequenza, come quella, tra le ultime in ordine di tempo, del 16enne accoltellato e ucciso da due suoi coetanei a Pescara per un debito legato al consumo di droga, sono la fotografia di un fenomeno che sta assumendo aspetti sempre più allarmanti.
A confermarlo sono i dati emersi dalla relazione annuale del Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze, proprio nella Giornata mondiale contro le droghe che si celebra oggi, 26 giugno. La ricorrenza, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989, ha l’obiettivo di rafforzare la prevenzione e il trattamento appunto di abuso di sostanze, tra le quali stupefacenti e consumo nocivo di alcol. Secondo l’organizzazione Mondiale della sanità si registrano oltre tre milioni di morti ogni anno nel mondo per eccesso di alcolici e droghe.
Droga tra i banchi di scuola
Nel 2023 quasi 960 mila giovani di età compresa tra i 15 e 19 anni, vale a dire il 39% della popolazione studentesca hanno assunto nella loro vita una sostanza psicoattiva illegale almeno una volta.
Nel corso dell’ultimo anno a farlo sono stai oltre 680 mila ragazzi, equivalenti a più di un quarto degli studenti.
Crescono il consumo di cocaina e di nuove sostanze psicoattive
I giovani sono sempre più attratti dalla droga e la assumono per la prima volta ad un’età sempre più bassa, facilitati anche dal mercato on line dove trovano di tutto.
Sempre in riferimento allo scorso anno sono stati quasi 360 mila gli studenti under 18 che hanno consumato almeno una sostanza illegale, mentre nella fascia d’età 15-19 anni quasi 54 mila ragazzi hanno dichiarato di aver fatto uso di cocaina. E la sostanza viene usata sempre anche dai giovanissimi con l’aumento della percentuale di consumo addirittura prima dei 14 anni.
Aumenta il numero dei minorenni denunciati per reati droga correlati
Nel 2023 rispetto all’anno precedente sono cresciuti anche i minorenni denunciati per reati penali correlati alla droga che sono stati 1.246, il 10% in più e il 4,5% delle persone denunciate.
In un anno anche il consumo di nuove sostanze psicoattive ha subito un incremento.
Nel corso degli ultimi 12 mesi infatti 160 mila studenti tra 15 e 19 anni riferiscono di averne consumato almeno una.
Ci sono poi 380 mila giovanissimi che hanno avuto almeno un’intossicazione da alcol e 170 mila minorenni, con una diffusione più che doppia tra le ragazze che assumono psicofarmaci senza prescrizione medica.
Le droghe “furbe”
Le smart drug (le cosiddette “droghe furbe” di origine naturale o sintetica che contengono vitamine e principi attivi di estratti vegetali e non risultando ancora nelle tabelle ministeriali consentono a chi le usa di non essere perseguibile) più consumate dai ragazzi sono cannabinoidi sintetici in percentuale del 4,6%, ketamina 1,3%, oppioidi sintetici 1,3%, catinoni 0,8% e Salvia Divinorum 0,5%.
Anche in Italia circola il Fentanyl
Nel corso del 2023 sono state inserite all’interno delle tabelle ministeriali 48 nuove sostanze stupefacenti e il loro consumo interessa prevalentemente i giovani.
Tra le droghe killer c’è il Fentanyl, la cosiddetta “droga degli zombie” perché ha la capacità di trasformare chi la assume in un “morto che cammina”.
L’oppioide sintetico ha proprietà analgesico narcotiche da 50 a 100 volte più potente della morfina e da 30 a 50 dell’eroina. Sono sufficienti appena 2-3 milligrammi della sostanza per uccidere una persona provocandone il soffocamento.
Negli Stati Uniti, tra la fine degli anni Novanta e il 2022 ha provocato quasi un milione di overdosi letali. Secondo lo studio pubblicato sull’International Journal of Drug Policy nel 2023 la Polizia ha sequestrato 115 milioni di pillole di Fentanyl contraffatte.
In Italia attualmente non è emergenza per questa sostanza: i casi ufficiali registrati nel 2023 sono 4, tuttavia anche sul nostro territorio sta circolando e per questo il Governo lo scorso marzo ha avviato un Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e altri oppioidi sintetici.
Più accessi al Pronto Soccorso
Come naturale conseguenza dell’uso di varie sostanze, sono aumentati anche gli accessi al Pronto Soccorso per patologie direttamente correlate alla droga.
Nel 2023 sono stati 8.596, segnando un aumento del 5% rispetto all’anno precedente.
Nel 67% dei casi hanno riguardato persone di età compresa tra 25 e 44 anni.
Il 10% erano minorenni.
La metà degli accessi riguarda casi di psicosi indotta da droghe, il 44% abuso di droghe senza dipendenza e il 6% dipendenza da droghe. Il 12% di questi accessi ha portato al ricovero in ospedale, un terzo nei reparti di psichiatria.
Tra i giovani che fanno uso di droghe anche disturbi mentali
Come ha precisato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il 70% dei ricoverati ha un’età tra 25 e 54 anni e riguardo alla sostanza stupefacente riportata nella diagnosi principale i ricoveri direttamente attribuiti al consumo di cocaina sono stati il 25%.
Seguono quelli per consumo di oppiacei 17%, cannabinoidi 6%, 1,2% quelli correlati al consumo di sostanze stimolanti o allucinogene. Uno studio Usa condotto su adolescenti che arrivano in pronto Soccorso con un disturbo psicotropo indotto da sostanze ha evidenziato una diretta correlazione tra l’uso delle droghe e lo sviluppo, mantenuto nel tempo, di un disturbo mentale. E’ stato infatti rilevato che questi ragazzi hanno una possibilità 160 volte più alta di mantenere il disturbo in futuro.
Silvia Bolognini