L’ha definito un “tesoro nazionale“, testimonianza di una parte importante della storia politica del nostro Paese ma anche strumento utile per tracciare la strada futura.
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha inaugurato oggi l’Archivio Ugo La Malfa.
Un omaggio a “uno dei principali costruttori della Repubblica e dei padri del miracolo economico italiano”, ha ricordato il premier.
Ugo La Malfa, tra i fondatori del Partito d’Azione nel 1942, ministro dei Trasporti sotto Ferruccio Parri e poi Repubblicano, “fu un grande statista – ha continuato Draghi – Un uomo onesto, un protagonista della vita civile italiana e colui grazie al quale l’Italia divenne un modello in Europa. Nel 1951 abbattè i dazi del 10% e aprì le frontiere del commercio. Puntò sulla capacità nazionale di andare sui mercati, sullo spirito di iniziativa degli italiani”.
Antifascista, aveva subito l’arresto e la degradazione militare. Da studente a Ca’ Foscari, a Venezia, aveva passato momenti difficili calmando la fame con i fichi secchi.
Nella vita e nel suo percorso politico “è sempre stato attento a bilanciare crescita e uguaglianza – ha ricordato ancora Draghi – Si preoccupava che i giovani non dovessero mai conoscere ciò che aveva conosciuto la sua generazione. Aveva una grande apertura mentale ed era capace di profonde riflessioni sull’economia”.
Lui, che fu uno dei padri del miracolo economico, nel ’62, al Ministero del Bilancio, lavorò “a quella nota aggiuntiva nella quale cercò di dire come trasformare il periodo eccezionale che il Paese stava vivendo, in un periodo di crescita a lungo termine”.
Presentato alla presenza del presidente della Repubblica Mattarella, l’archivio digitale è aperto alla consultazione pubblica online.
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Draghi inaugura l'Archivio La Malfa. "Omaggio a un grande statista"
10 Novembre 2021