Il report del Centro Nazionale Trapianti: 2023 da record, ci precede solo il leader mondiale Spagna. Torino e Padova al top, Verona prima per donazioni
Trova sicuramente un terreno fertilissimo, la campagna nazionale per la donazione di organi e tessuti 2024 di Ministero della Salute e Centro Nazionale Trapianti. Il titolo, “Donare è una scelta naturale”, sembra infatti ormai sempre più recepito dagli italiani, che nel 2023 hanno portato il nostro Paese al secondo posto assoluto tra i grandi Paesi europei nella donazione degli organi, alle spalle della Spagna, leader non solo continentale ma mondiale.
E sono numeri davvero da record, quelli inseriti dal Cnt nel nuovo report dell’attività annuale della rete di donazione e trapianto, appena pubblicato sul suo sito, che approfondisce i dati preliminari usciti lo scorso gennaio. Continuando il percorso di miglioramento delle performance, lo scorso anno è risultato infatti il migliore di sempre, sotto tutti i punti di vista.
I record di donazioni e trapianti in Italia
In tutte le principali voci di sintesi, si sono registrati incrementi in doppia cifra. Così, i potenziali donatori di organi sono saliti da 2.661 a 3.092 (+16,2% su base annua); i donatori utilizzati sono stati 1.667 (+14,2% da 1.460); i trapianti effettuati 4.466 (+15,2%, erano 3.876). Numeri ancor più importanti guardando all’attività, in continua crescita, di donazione e trapianto di tessuti, cresciute rispettivamente del +24,4%, toccando quota 15.327, e del +15,2% (24.944).
Tra i trapianti di organo, 198 sono stati realizzati attraverso programmi di urgenza nazionale e 197 hanno riguardato pazienti pediatrici. Il Cnt evidenzia anche un raddoppio dei trapianti da donatore a cuore fermo, che sono stati 444, l’11% del totale, a fronte di 211 donatori (+61%). Ciò ha determinato un leggero calo dei pazienti in attesa di ricevere un organo. Se, a fine 2022, erano 8.112, al 31 dicembre 2023 sono scesi a 7.941, di cui il 76% aspettava un rene.
Tra i tessuti, quelli principalmente donati e trapiantati sono stati cornee e osso, ma crescono anche le donazioni di cellule staminali emopoietiche. All’interno del rapporto è presente anche un focus specifico, dedicato ai trapianti sperimentali di microbiota intestinale: programma che, a fine 2023, ha visto realizzare 214 interventi di questo tipo in 10 centri autorizzati in tutta Italia. Quanto alle dichiarazioni di volontà registrate, il totale è ora vicino a 18 milioni.
I centri di eccellenza e il confronto europeo
L’analisi del Centro Nazionale Trapianti approfondisce poi l’attività delle singole strutture territoriali. Sul fronte dell’attività di prelievo degli organi, sono stati 221 gli ospedali in cui, nel 2023, è stata realizzata una donazione di organi. E, con 55 donazioni, il nosocomio più attivo è risultato l’Ospedale Civile Maggiore di Verona, seguito dall’Ospedale Bellaria di Bologna con 46 e dal Policlinico Careggi di Firenze, a quota 46.
Il maggior numero di trapianti è stato invece effettuato alla Città della salute e della scienza di Torino: complessivamente, sono stati 457, con la conferma al primo posto per rene e fegato.
Seconda è l’Azienda ospedaliera universitaria di Padova, leader nazionale nei trapianti di polmone e pancreas, con 435 trapianti, e terzo il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, 322.
Primo per trapianti di cuore (cresciuti del +46,2%) è invece il Policlinico di Bari.
L’Italia è salita dunque a un tasso di 28,2 donatori ogni milione di abitanti. Allargando il confronto ai principali Paesi europei, solo la Spagna ci supera, con 48,9. Seguono Francia (26,3), Regno Unito (21,3)e Germania (11,4).
“I numeri – commenta il direttore del Cnt, Giuseppe Feltrin – raccontano una rete trapianti più che mai vivace ed efficiente, che anche nel 2024 sta ottenendo risultati positivi in linea con i primati conseguiti lo scorso anno”.
Alberto Minazzi