Il dubbio ci assale ogni volta: dobbiamo spostare le lancette avanti o indietro? Potrebbe essere l’ultimo anno del passaggio dall’ora solare a quella legale (e viceversa). Se ne parla da tempo ma, almeno per il 2021, l’abolizione non entra in vigore.
Così nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo scatterà il momento di spostare le lancette dell’orologio. Ora legale, quindi in avanti di 60 minuti.
Si dormirà un’ora in meno, ma le giornate si allungheranno e potremo godere di più luce alla sera.
Ora legale 2021, forse l’ultima? L’Italia dice no
Il cambio scatta alle 2 di notte di sabato, quando dovremo portare le lancette in avanti di un’ora. Uno spostamento che, di fatto, avviene ormai in maniera automatica su molti dispositivi digitali, dagli smartphone ai pc. Ma se qualcuno di noi a casa ha ancora una vecchia pendola ereditata dai nonni o qualche orologio datato nel cassetto, l’operazione dovrà essere fatta manualmente.
L’ora legale resterà in vigore fino all’ultimo weekend del mese di ottobre, ovvero la notte tra sabato 30 e domenica 31, quando si rifarà il cambio ritornando all’ora solare.
Da tempo l’Unione europea spinge per eliminare il cambio dell’ora e ha abolito per i Paesi membri l’obbligo di passare dall’ora solare a quella legale e viceversa. Spetterà a ciascuno di loro entro il 2021 la scelta di quale fuso orario adottare (solare o legale) e non ci saranno più spostamenti all’interno della propria nazione.
Se la consultazione del 2018 tra i 28 Paesi aderenti alla EU ha sortito un 84% di favorevoli all’ora unica, l’Italia ha però deciso che nel nostro Paese resterà in vigore il doppio orario. Lo ha fatto presentando a Bruxelles una richiesta formale, per la quale il Governo non ha presentato modifiche, per mantenere la situazione allo stato attuale.
Risparmio energetico con più ore di luce e minori emissioni
Per convenzione, il cambio di orario a marzo e ottobre di ogni anno è pensato per ottimizzare l’impiego delle ore di luce e ridurre i consumi energetici. L’ora legale può portare a un più efficace sfruttamento delle ore di luce, solitamente “sprecate” in conseguenza delle abitudini di orario.
E’ stato stimato che l’Italia, nei mesi di ora legale, ha risparmiato complessivamente 400 milioni di kWh (chilowattora). Un valore che corrisponde a 205 mila tonnellate di minori emissioni di CO2 in atmosfera e a un risparmio economico pari a circa 66 milioni di euro.
Un po’ di storia
Fu di Benjamin Franklin l’idea di spostare avanti le lancette in primavera per sfruttare le ore di luce. Era il 1784.
In Italia l’ora legale esiste dal 1916 e fu adottata mentre il Paese era impegnato nella Prima guerra mondiale, in periodo di crisi energetica. Durava quattro mesi: dall’ultima domenica di maggio all’ultima domenica di settembre. Da quella data è stata introdotta stabilmente in Italia. Dal 2001, in tutti i Paesi dell’Unione europea, l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre.
Silvia Bolognini