Uno studio della University of Colorado School of Medicine conferma che per dimagrire è efficace digiunare tre volte alla settimana e mangiare liberamente negli altri giorni
La bella stagione in arrivo invita a cominciare a scoprirci e, puntuali ogni anno, togliendo gli strati di maglie che abbiamo portato durante l’inverno, risultano più evidenti quei rotolini di troppo che hanno preso posto nel giro vita.
Ecco che in quel momento, o magari quando i pantaloni preferiti ci stano stretti, scatta il pensiero della dieta per rimettersi in forma con la consueta frase che almeno tutti, una volta nella vita hanno pronunciato: “Da domani niente più dolci e pasta, devo ridurre le calorie”. Ma quanto funziona? Sicuramente porta a una perdita di peso, tuttavia uno studio clinico della University of Colorado School of Medicine rivela che il cosiddetto “digiuno intermittente 4:3” ha un effetto maggiore nell’eliminare i kg di troppo.
La formula 4:3 che fa dimagrire
Un apporto di 500 calorie al giorno per tre giorni e una alimentazione normale per gli altri quattro si è dimostrata più efficace della dieta ipocalorica, secondo lo studio statunitense pubblicato su Annals of Internationl Medicine. A questo risultato gli esperti sono arrivati testando, in un arco di tempo di 12 mesi su 165 adulti obesi suddivisi in due gruppi, per uno il digiuno 4:3, per l’altro una dieta basata sulla restrizione calorica.
Alle persone del primo gruppo è stato chiesto di ridurre l’apporto calorico dell’80% per tre giorni non consecutivi alla settimana, mentre per i restanti quattro potevano mangiare senza alcuna restrizione, pur con consiglio di scelte alimentari sane.
Alle altre di seguire una vera e propria dieta.
Entrambi i gruppi hanno ricevuto un programma di perdita di peso comportamentale completo ad alta intensità che comprendeva la raccomandazione di aumentare l’attività fisica di intensità moderata a 300 minuti alla settimana, istruzioni sul conteggio delle calorie e sui macronutrienti da assumere quantificati in 55% carboidrati, 15% proteine, 30% grassi.
Dopo 12 mesi perdita di peso e miglioramenti cardiometabolici
Le persone del gruppo che ha seguito il digiuno intermittente 4:3 hanno perso in media il 7,6% del peso corporeo mentre chi ha seguito una restrizione calorica solo il 5%.
Inoltre il 58% dei partecipanti al digiuno ha perso almeno il 5% del peso contro il 47% delle persone appartenenti all’altro gruppo. E non vi è solo la perdita di peso. Secondo quanto riferiscono i ricercatori, infatti, la formula 4:3 ha dimostrato miglioramenti in alcuni indicatori della salute cardiometabolica come la pressione sanguigna sistolica, i livelli di cortisolo e il glucosio a digiuno. Tuttavia i ricercatori ricordano che pur nella sua efficacia, il digiuno intermittente non è la soluzione miracolosa e che la dieta migliore rimane sempre quella che si riesce a seguire a lungo termine su indicazione di un medico.