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DIDATTICA 2.0: A SCUOLA CON L’IPAD

Tra tecnologia e sperimentazione: alla scoperta degli istituti dell’area metropolitana che ai libri tradizionali affiancano l’uso dei notebook o del più famoso tablet

Chi è nato dopo il 1990 appartiene ad una generazione a parte. Cresciuti in un mondo in cui il cellulare era già strumento di massa, ricordando
il CD come più vecchio supporto di memoria, i figli degli anni ‘90 sono “nativi digitali” ed hanno una familiarità naturale con i nuovi dispositivi, come risultato di una sorta di imprinting tecnologico. Sono i figli del mondo 2.0, in cui si usano strumenti informatici sempre più costruiti “attorno a noi”, sempre più sofisticati e allo stesso tempo sempre più intuitivi. E la scuola, tradizionalmente costruita su un modello di lezione frontale insegnante-alunno, si apre a nuove possibilità.

«Da quest’anno, 18 classi delle provincie di Venezia, Padova e Treviso sono fornite di tablet o notebook personale» spiega la dottoressa Gianna Marisa Miola, vicedirettore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Le classi 2.0 appartengono sia scuole primarie che secondarie di primo e secondo grado: un progetto ministeriale al quale partecipano istituti di Venezia, Mestre, Dolo, San Donà, Zelarino, Chioggia, Campalto, Treviso, Oderzo, San Vendemiano, Paese, Padova, Piove di Sacco, Selvazzano, Legnaro e Albignasego.

«Siamo di fronte ad una rivoluzione della didattica, che non mette più al centro l’insegnante ma che assegna allo studente un ruolo più diretto del proprio apprendimento. Attraverso il tablet o il pc, gli studenti possono approfondire la lezione e, guidati dal docente, compiere un percorso tra documenti e contenuti in maniera sempre interattiva. Sempre attraverso il tablet, il professore può condividere materiale di approfondimento, mentre lo studente può prendere appunti (che in questo modo sono sempre ordinati), realizzare schemi e mappe concettuali. Non abbiamo ancora sostituito in toto il libro cartaceo, ma tra qualche anno tutto il materiale scolastico sarà in formato digitale».

Anche gli istituti privati si stanno attivando in tal senso, ricordando tuttavia che il tablet non rende lo studio più facile, ma piuttosto lo rende più ricco. L’Istituto San Marco di Mestre ha aderito quest’anno alla sperimentazione del Cnos Fap Nazionale sull’utilizzo dell’Ipad per la didattica. L’iniziativa ha coinvolto sei Centri per la Formazione Professionale Salesiani (Mestre, Este, Verona, Torino, Castelnuovo, Sesto San Giovanni) e l’Istituto Tecnico San Marco. Complessivamente, oggi a Mestre 170 studenti, tra Professionale e Istituto Tecnico, utilizzano regolarmente l’Ipad durante le lezioni.

«La prima domanda che ci siamo posti è stata: è davvero possibile utilizzare a scuola uno strumento così interattivo senza che la situazione ci sfugga di mano? È educativo? – spiega la professoressa Cecilia Cellini, preside dell’Istituto San Marco – la risposta che ci siamo dati è sì, se comprendiamo che gli studenti, una volta dotati di un tablet, devono essere guidati nell’utilizzo. L’obiettivo della sperimentazione infatti, non è quello di “semplificare” lo studio ma di aprire le possibilità di approfondimento durante la lezione: la scelta di dotare alcune classi di un tablet è stata condivisa e presa in accordo con gli studenti e le loro famiglie, ed è stato siglato un accordo sulle norme di utilizzo – continua la prof. Cellini – oggi, al San Marco, il docente ha il controllo della rete wireless, decide se e quando utilizzare il tablet per approfondire la lezione e guida i ragazzi nella navigazione. L’arrivo dell’Ipad non ha però sostituito la carta ed i ragazzi devono studiare ed impegnarsi esattamente come prima».

Diverse le modalità di introduzione dello strumento, ma nella maggior parte dei casi si tratta di un comodato d’uso. Sia nel pubblico che nel privato si riconosce la necessità che ogni studente abbia il proprio tablet o pc personale: ad esempio, all’Istituto San Marco, dove si utilizzano gli Ipad, le famiglie pagano 18 euro al mese per due anni, al termine dei quali il tablet diventa di proprietà dello studente.

DI GIACOMO MOLUCCHI

 

COSA SONO I TABLET E I NOTEBOOK?

Il tablet è un “computer” portatile privo di tastiera (in quanto touch screen) e per questo di dimensioni e peso tali da renderlo estremamente comodo da trasportare. Il più famoso tra i tablet è l’iPad, che viene prodotto dalla Apple. Con i tablet si può navigare su internet, si possono prendere appunti, si può (con il giusto modello) fare foto, e molte altre cose. È un dispositivo portatile che si può arricchire attraverso le applicazioni, ovvero programmi che vengono scaricati e installati sul tablet. L’iPad è una via di mezzo tra un computer (con prestazioni inferiori) e uno Smartphone (più grande ma non fa telefonate). L’iPad può servire in ambito lavorativo (soprattutto per navigare su internet, leggere le mail o portare documenti elettronici) o anche per svago. Per notebook si intende invece qualsiasi computer portatile (detto anche laptop). Si tratta quindi di un personal computer a tutti gli effetti dotato di display, tastiera e alimentazione a batteria, tutto integrato nello stesso telaio e caratterizzato da dimensioni e peso ridotti (ma superiori a quelli di un tablet). Rispetto al tablet, normalmente un notebook offre prestazioni superiori nonché la possibilità di installare un numero più elevato di programmi anche molto strutturati.

 

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