Centoquaranta. È il ragguardevole numero che hanno raggiunto i defibrillatori distribuiti sul territorio veneziano.
L’ultimo, in ordine di tempo, è quello che è stato posizionato in Piazza Carpenedo.
Una rete salvavita che continua ad arricchirsi per garantire al meglio la salute di cittadini e visitatori della nostra città.
Il defibrillatore di Carpenedo
Lo strumento è stato collocato all’interno della teca gialla messa a disposizione dal Comune, in corrispondenza del civico numero 7 di piazza Carpenedo.
L’acquisto del defibrillatore è stato reso possibile dalla generosità della famiglia mestrina La Rosa.
Una donazione fatta alla città per ricordare un familiare, mancato improvvisamente nel febbraio 2018 a causa di un arresto cardiaco. Ai ringraziamenti dell’assessore alla Programmazione sanitaria Simone Venturini, si sono aggiunti quelli del direttore dell’Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben, che ha rilevato come l’azione della famiglia La Rosa sia”una grande testimonianza di sensibilità e di senso civico”.
L’uso del defibrillatore
La teca in cui il dispositivo è posizionato resta sempre aperta per facilitare l’intervento sanitario. In caso si veda una persona a terra, comunque, va chiamato prima di tutto il 118. Saranno gli operatori, nel caso, a guidare le operazioni di assistenza da parte del soccorritore. Un aiuto a chi sta portando il soccorso d’emergenza arriva comunque anche dallo stesso macchinario. Una voce guida dà infatti informazioni sulla collocazione delle piastre sul corpo del malcapitato. E il defibrillatore è in grado di attivare la scarica solo nei casi effettivi in cui la segnalazione ricevuta ne preveda l’utilizzo.
La rete di defibrillatori
Anche grazie all’aiuto dei privati, come nel caso in questione, l’Ulss 3 sta sviluppando sempre più la rete di cardioprotezione nel territorio comunale di Venezia.
Con quello di Carpenedo, i defibrillatori posizionati hanno raggiunto quota 140.
68 sono nel centro storico di Venezia e 34 di questi si trovano all’interno di hotel.
Altri 29 sono attivi nelle isole della Laguna. 43 invece quelli collocati in terraferma.
La distribuzione dei DAE procede anche nei comuni che fanno capo al distretto di Mirano-Dolo: al momento, sono 6 quelli attivi. Tutti i dispositivi vengono periodicamente controllati dal Suem, che ne assicura il funzionamento sostituendo, ove e quando necessario, batterie e piastre.