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“Dedicata a te”, dal 9 settembre la nuova social card

“Dedicata a te”, dal 9 settembre la nuova social card

Per il 2024, stanziati 676 milioni: fino a 500 euro pe 1,3 milioni di famiglie  Ecco cosa sapere

C’è più di una bella novità, riguardo a “Dedicata a te”, la social card che molte famiglie potranno utilizzare per acquistare beni alimentari, abbonamenti per i trasporti e carburante.
Quest’anno sono infatti cresciute le disponibilità finanziarie, così come il numero delle famiglie beneficiarie del provvedimento e l’importo disponibile per ciascuna di esse.
Annunciata a giugno, dopo l’introduzione in via sperimentale nel 2023, la nuova “Dedicata a te” potrà contare su 676 milioni di euro di fondi (erano 520), che saranno erogati a 1,33 milioni di famiglie, per un valore medio di 500 euro, segnando un +8,9%.

Come spiega l’Inps la misura, gestita da vari Ministeri con il supporto dello stesso ente previdenziale, di Poste Italiane, di Anci e dei Comuni, consiste in un contributo economico per nucleo familiare erogato attraverso carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili messe a disposizione da Poste Italiane S.p.A. tramite la società controllata Postepay.

I requisiti necessari per la social card

“Dedicata a te” è destinata a beneficiari che rispondano a determinati requisiti.
In particolare i nuclei familiari devono essere di almeno 3 persone residenti in Italia e con un Isee inferiore a 15 mila euro. Il contributo è destinato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità, con esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica, e di carburanti o, in alternativa, di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale.

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La carta non è cumulabile con altri contributi di inclusione sociale o sostegno alla povertà e non va richiesta.
L’Inps ha infatti messo a disposizione dei singoli Comuni gli elenchi dei beneficiari in possesso dei requisiti previsti per averla. Sarà poi Poste Italiane a erogare il contributo di 500 euro previo il ritiro delle apposite carte elettroniche di pagamento nominative, che può essere effettuato, con prenotazione, presso gli uffici postali.

Come e da quando si utilizza

Sono i Comuni a contattare direttamente i beneficiari della carta. Per ritirarla è necessario presentare la comunicazione, un documento di identità in corso di validità e il codice fiscale. Il sito di Poste Italiane comunica che a ogni carta è associato un codice personale segreto, il pin, e che la carta è utilizzabile solo nei negozi alimentari abilitati al circuito Mastercard e che possiedono i codici merceologici e gli altri requisiti previsti dal Ministero, visionabili sul sito www.politicheagricole.it .

Non si pagano commissioni per l’utilizzo di “Dedicata a te”. Può essere usata da settembre ma bisogna attivarla entro il 16 dicembre 2024 ed effettuare il primo pagamento per gli acquisti previsti, altrimenti decade. Nel caso in cui i beneficiari non rispettino questa scadenza eventuali importi residui saranno ricaricati sulle carte dei beneficiari che le hanno utilizzate regolarmente nei mesi precedenti. Le somme inoltre devono essere interamente utilizzate entro e non oltre il 28 febbraio 2025.

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Sconti a favore dei possessori di “Dedicata a te”

Nel caso in cui un beneficiario perda o gli venga rubata la carta, per bloccarla è a disposizione il numero verde gratuito 800.210.170 se ci si trova in Italia o se si è all’estero il numero +39.06.4526.3322. Se invece si dovesse smagnetizzare o non funzionasse correttamente si può richiederne la sostituzione in qualsiasi Ufficio Postale.

Per quanto riguarda gli esercizi commerciali che aderiscono a piani di contenimento dei costi dei beni alimentari di prima necessità, sono tenuti a effettuare sconti a favore dei possessori di “Dedicata a te”. Per aderire, va presentata per via telematica una domanda utilizzando i modelli resi disponibili dal Ministero dell’Agricoltura.

Lo stesso discorso vale per i distributori di carburante, che devono presentare una domanda di accreditamento seguendo le modalità operative stabilite nella convenzione sottoscritta dalla Direzione generale competente del Ministero delle Imprese.

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